BOLOGNA: Legato e picchiato per 16 ore in un casolare abbandonato, 4 arresti
Quattro persone sono state arrestate dai Carabinieri di Bologna per sequestro di persona, lesione aggravata e tortura, al termine di un'indagine partita la scorsa estate, in seguito all'arrivo al pronto soccorso di Vignola di un cittadino albanese che per 16 ore è stato legato mani e piedi e picchiato brutalmente dal gruppo, in un casolare abbandonato in Valsamoggia
Sequestro di persona, detenzione e porto illegale di arma da sparo, lesione personale aggravata, rapina e tortura. Sono le accuse che hanno portato all'arresto, da parte dei Carabinieri del nucleo investigativo di Bologna, di quattro soggetti di età compresa fra i 37 e i 28 anni, di cui tre albanesi residenti nel capoluogo e un italiano di Ancona, al termine di un'indagine cominciata la scorsa estate dopo l'arrivo al pronto soccorso di Vignola di un altro cittadino albanese con alcune fratture e altre lesioni gravi, ma guaribili in trenta giorni. Secondo quanto ricostruito, intorno alla mezzanotte del 18 agosto 2023 l'uomo, incensurato, è stato prelevato con la forza e l'inganno dalla sua abitazione in zona Borgo Panigale dai quattro arrestati, che successivamente li hanno trascinato prima in un garage e poi in un casolare abbandonato di Savigno, in Valsamoggia, dov'è stato vittima di pestaggi, sevizie, calci, pugni e bastonate per 16 ore, al fine di ottenere da lui informazioni su un suo conoscente, connazionale, irreperibile e con un debito di alcune decine di migliaia di euro nei loro confronti. Al termine delle sevizie, l'uomo è stato abbandonato sul ciglio di una strada e qui recuperato da un conoscente. Diversi, però, gli aspetti ancora da chiarire. Da quanto emerso finora, ad ogni modo, la vittima, classe 1991, è stata legata mani e piedi con un cavo elettrico, utilizzato anche per tentare di strozzarlo al fine di farsi dire dove trovare il connazionale che il gruppo non era più in grado di rintracciare. Visti i precedenti degli arrestati, dagli stupefacenti ai reati contro il patrimonio, nessuna pista è attualmente da escludere. Due dei quattro, nel 2020, erano già stati individuati per una serie di rapine in diverse gioiellerie bolognesi. Al momento del sequestro, portata via anche l'autovettura della vittima.
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