18 MARZO 2024

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NOTIZIA DI CRONACA

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18 MARZO 2024 - 16:24


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RIMINI: 17enne accoltellato in uno scontro tra bande, operato d'urgenza

Un ragazzo di 17 anni è stato accoltellato dopo la mezzanotte di sabato in pieno centro a Rimini dopo un litigio per futili motivi. Il giovane è stato operato d'urgenza al Bufalini di Cesena e ora nonostante le ferite gravissime una all'addome e l'altra alla schiena che avrebbe interessato anche un polmone, non è in pericolo di vita. La prognosi non è stata ancora sciolta e domani i genitori presenteranno denuncia in Questura a Rimini. Secondo una prima ricostruzione poco dopo la mezzanotte due gruppi di ragazzi si sarebbero affrontati in via Cairoli, dove sarebbe iniziato il diverbio, poi i giovani si sarebbero spostati in via Giordano Bruno per poi scappare verso via Tempio Malatestiano. Due i gruppi di giovanissimi, alcuni di origine albanesi e altri italiani, che si sono affrontati quando ad un certo punto è spuntata una lama. Il 17enne, nato a Rimini, è stato colpito due volte, una di fronte e l'altra di spalle. Sul posto sono intervenute le Volanti della Questura e le indagini sono state affidate alla polizia di Stato, squadra mobile, dal magistrato di turno, Paola Bonetti. Gli inquirenti in queste ore sono alla ricerca delle telecamere di sorveglianza pubbliche e privale e due degli amici presenti sarebbero già stati identificati. I genitori del giovane ferito si sono rivolti all'avvocato Flavio Moscatt e domani formalizzeranno nomina e denuncia.

(immagine di archivio)




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BOLOGNA: Confermato l’ergastolo per Daniele Severi

La Corte d’Assise d’Appello di Bologna ha confermato l’ergastolo per Daniele Severi, fratello di Franco Severi, trovato decapitato il 21 giugno 2022 nella sua casa di campagna a Seggio di Civitella, già condannato in primo grado lo scorso maggio dal tribunale di Forlì. Dopo oltre 13 ore complessive di dibattimento, la decisione è arrivata nel tardo pomeriggio, al termine della camera di consiglio presieduta dal giudice Domenico Stigliano. Il caso era stato al centro di venti udienze intense, con decine di testimoni e periti. L’accusa, sostenuta dalla pg Rossella Poggioli, ha ribadito la responsabilità dell’imputato, basandosi principalmente su due prove: un paio di scarpe con tracce ematiche fresche e dei guanti insanguinati trovati nella sua auto. La difesa, rappresentata dagli avvocati Marco Martines e Maria Antonietta Corsetti, ha chiesto l’assoluzione, contestando la validità e la datazione del sangue rilevato. Corsetti ha sottolineato che le prove scientifiche sono state travisate e che i guanti, sebbene contaminati dal sangue della vittima, non contenevano tracce di DNA dell’imputato, ma di un soggetto terzo. Inoltre, ha evidenziato la mancanza di impronte, tracce ematiche e segni di effrazione sulla scena del crimine. Non è stata trovata l’arma del delitto, né la testa della vittima, elementi che rendono ignota la dinamica esatta dell’omicidio. Ora per Daniele Severi si apre la possibilità di ricorrere in Cassazione. La sentenza non è ancora definitiva.