20 FEBBRAIO 2024

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NOTIZIA DI CRONACA

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20 FEBBRAIO 2024 - 09:16


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FORLI’: Aggredisce una giovane, poi si scaglia contro i carabinieri, arrestato

I fatti sono avvenuti nel primo pomeriggio del 07 febbraio quando, al 112, è arrivata una chiamata da parte di una cittadina che riferiva di un’aggressione in atto vicino alla Stazione Ferroviaria di Forlì. A seguito della richiesta, è stata allertata una delle auto della Sezione Radiomobile che è riuscita ad intercettare, in viale Colombo, il giovane che, alla vista dei carabinieri, ha interrotto l’aggressione permettendo così alla ragazza di divincolarsi e guadagnare la fuga. I militari, hanno focalizzato l’attenzione sull’aggressore che è apparso da subito in evidente stato di alterazione psicofisica e non appena bloccato,  ha iniziato a scagliarsi con violenza anche contro i carabinieri.  Nel corso della colluttazione, uno dei militari ha riportato lievi escoriazioni al volto e alla mano destra. Il giovane, un 19enne di origini straniere, senza fissa dimora, è stato condotto nella Caserma di Corso Mazzini, dove sono state espletate le formalità di rito, è  stato arrestato per resistenza, violenza e lesioni a pubblico ufficiale e accompagnato in carcere.




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BARCELLONA: Cavallari tradito dal cellulare, caccia ai complici | VIDEO

Si trova in carcere in spagna in attesa dell’estradizione Andrea Cavallari, dopo la fuga durante le festa di laurea. Nel frattempo emergono altri dettagli sul suo arresto, mentre prosegue la ricerca dei complici. È stato un telefonino a tradire Andrea Cavallari, il 26enne modenese condannato per la strage di Corinaldo ed evaso il 3 luglio scorso dal carcere della Dozza di Bologna durante un permesso premio concesso per la sua laurea. Dopo giorni di ricerche, la sua fuga si è conclusa in un albergo a Lloret de Mar, in Spagna. Tutto è iniziato con le immagini di una festa in famiglia. Le telecamere di sorveglianza di un ristorante in cui Cavallari stava pranzando con i parenti dopo la discussione della tesi lo hanno ripreso mentre usava un telefonino. Gli investigatori, attraverso l'analisi delle immagini, sono riusciti a identificare l'apparecchio e intercettarne il numero. Da lì hanno seguito i movimenti del latitante, tracciandone lo spostamento da Bolognaa fino a Barcellona, per poi arrivare all'albergo della Costa Brava dove è stato bloccato. Ma il telefonino non è stato l’unico errore fatale. Fondamentale per la sua localizzazione è stata anche la pista del denaro. Durante la latitanza Cavallari ha utilizzato una carta di credito intestata a una donna, dove erano stati depositati migliaia di euro. I pagamenti hanno permesso agli investigatori di restringere il campo. Al momento dell’arresto, Cavallari era in possesso del cosiddetto “kit del fuggiasco”: documenti falsi, soldi falsi (almeno 800 euro in banconote da 20 euro contraffatte) e la carta di credito usata per tutte le spese. Elementi che confermano l’ipotesi, ora al vaglio degli inquirenti, di una rete di fiancheggiatori che avrebbe supportato l’evasione e la fuga all’estero. Non è escluso che alcuni complici possano essere stati conosciuti durante la detenzione alla Dozza. L’attenzione delle autorità è ora rivolta proprio a identificare e rintracciare questi possibili complici. Attendendo anche il ritorno in Italia, che avverrà tra pochi giorni.