6 DICEMBRE 2024

15:07

NOTIZIA DI CRONACA

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6 DICEMBRE 2024 - 15:07


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RIMINI: Caso Pierina, anche Dassilva denuncia avvocato e criminalista

Dopo la moglie Valeria Bartolucci, anche Louis Dassilva ha presentato una denuncia-querela contro l'avvocata Nunzia Barzan e il fratello Davide Barzan (consulente tecnico 'criminalista') che lo avevano assistito nella prima fase del caso di Pierina Paganelli. Dassilva è indagato dalla Procura di Rimini per l'omicidio della 78enne vicina di casa ed è attualmente in custodia cautelare in carcere. Assistito dagli avvocati Riario Fabbri e Andrea Guidi, ha presentato la denuncia per l'ipotesi di reato di 'altre infedeltà del patrocinatore o del consulente tecnico', articolo 381 del codice penale. I Barzan lo avevano appunto assistito all'inizio della vicenda, con nomina difensiva depositata dall'avvocato Barzan, ma una volta indagato i due hanno proseguito con la difesa della nuora della vittima, Manuela Bianchi, e hanno svolto attività processuale in udienze e in un sopralluogo, anche pochi giorni fa. L'articolo 381, al secondo comma, stabilisce la pena della reclusione fino a un anno e della multa da 51 euro a 516 euro, se il patrocinatore o il consulente, dopo aver difeso, assistito o rappresentato una parte, assume, senza il consenso di questa, nello stesso procedimento, il patrocinio o la consulenza della parte avversaria.




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Si è svolto oggi a Rimini, davanti alla gip Raffaella Ceccarelli, l’incidente probatorio per la sedicenne che ha denunciato la scorsa estate di aver subito una violenza sessuale di gruppo da parte di un 17enne e un 18enne, entrambi marchigiani, la notte tra il 5 e 6 agosto. La ragazza, che i periti hanno definito credibile, ha raccontato in circa due ore come si sarebbero svolti i fatti. Quel giorno fu lei stessa a chiamare i soccorsi dopo essere stata drogata e abbandonata in strada in una località della provincia. Durante il colloquio è emerso che già in passato aveva iniziato a prostituirsi promuovendo prestazioni sessuali sul web, tramite social e siti. Quel giorno però, lei però avrebbe cambiato idea nonostante, secondo quanto emerso oggi, i tre già si conoscessero e non sarebbe stato quello il loro primo incontro. “Non volevo fare sesso con loro e dopo aver fumato ho iniziato a stare male”, ha dichiarato la minorenne. All’udienza ha partecipato sia il sostituto procuratore Davide Ercolani che ha coordinato le indagini dei carabinieri che la sostituta procuratrice Caterina Sallusti del Tribunale dei Minori. Al termine dell’incontro, il legale difensore dell’accusato di maggiore età, Massimiliano Orrù, ha chiesto per lui gli arresti domiciliari. I due giovani erano stati individuati dopo lunghe e accurate indagini grazie a una serie di filmati a circuito chiuso.