13 DICEMBRE 2024

13:25

NOTIZIA DI CRONACA

DI

203 visualizzazioni


13 DICEMBRE 2024 - 13:25


NOTIZIA DI CRONACA

DI

203 visualizzazioni



BOLOGNA: Paziente insulta dottoressa e picchia guardie giurate, arrestato

I carabinieri del nucleo Radiomobile di Bologna hanno arrestato un 38enne marocchino, senza fissa dimora, per resistenza a pubblico ufficiale e lesioni personali. È successo durante un intervento, richiesto dal personale sanitario, per placare l'ira di un paziente ricoverato all'ospedale Maggiore di Bologna. Quando i carabinieri sono entrati in ospedale, si sono trovati di fronte due guardie giurate che stavano cercando di calmare il paziente che li stava colpendo con calci e pugni. Tranquillizzato dai militari, il 38enne è stato portato in caserma. Nel frattempo, i carabinieri hanno raccolto la testimonianza delle guardie giurate, ricostruendo che poco prima erano intervenute per difendere la dottoressa responsabile della Medicina d'Urgenza e Osservazione Breve che era stata aggredita verbalmente dal 38enne, che si era rifiutato di accettare la decisione relativa alle sue dimissioni. Di fronte alle urla del paziente che aveva iniziato a sputare per terra, le guardie giurate si sono avvicinate per difendere il medico, ma sono state aggredite e ferite. Soccorse dai sanitari del Ps e Medicina d'Urgenza, sono state medicate e hanno ricevuto 3 e 10 giorni di prognosi. Il presunto responsabile è stato invece arrestato e la Procura chiederà per lui il giudizio direttissimo.




ALTRE NOTIZIE DI CRONACA

BOLOGNA: Inaugurazione anno giudiziario, protesta contro la separazione delle carriere

Anche a Bologna i magistrati hanno protestato, in occasione dell’inaugurazione dell’anno giudiziario della Corte d’Appello, contro la riforma che prevede la separazione delle carriere. Critici anche il presidente dell’assise e il procuratore generale Protesta delle toghe contro la riforma costituzionale che prevede la separazione delle carriere, fuori dalla cerimonia di inaugurazione dell’anno giudiziario della corte d’appello anche a Bologna. Prima presidio in circa 150 con Costituzione tra le mani, cartelli e coccarde tricolore, poi l’abbandono della sala al momento dell’intervento del rappresentante del ministero, Davide Galli. Per l’Anm si tratta di una riforma “punitiva” e che “indebolirà la magistratura e il suo autogoverno”. “Secondo noi altera gli equilibri democratici previsti dal costituente, prevediamo anche uno sciopero il 27 febbraio” annuncia Eleonora Pirillo, presidente regionale dell’associazione dei magistrati. Il procuratore generale Paolo Fortuna la definisce “inutile”, esortando il ministro Nordio a puntare “sui veri problemi per i cittadini”, dai tempi della giustizia alla carenza di personale. “Evitare sovrapposizione di riforme continue” l’appello del presidente della corte nella sua relazione. Calano le pendenze ma ci sono problemi d’organico anche nella relazione del procuratore generale. Nell’ultimo anno, 308 i reati iscritti per “codice rosso”, in lieve calo, ma coi reati di violenza di genere che salgono dell’11%. Aumentano anche i reati contro il patrimonio, quelli da parte di minori e per omicidio colposo sul lavoro: 38 i procedimenti in regione e 42 vittime, 26 l’anno precedente. “C’è l’attesa che il ministero svolta finalmente la sua funzione di supporto all’attività giudiziaria -commenta il presidente Giuseppe De Rosa -. A Bologna abbiamo anche gravi problemi di edilizia giudiziaria ma nonostante questo lo smaltimento dell’arretrato procede come previsto. Occorrono però necessariamente da un lato un’idea di organizzazione che per il momento non vedo e investimenti adeguati dall’altro”.