12 DICEMBRE 2024

11:37

NOTIZIA DI CRONACA

DI

1046 visualizzazioni


12 DICEMBRE 2024 - 11:37


NOTIZIA DI CRONACA

DI

1046 visualizzazioni



RIMINI: Omicidio Pierina, eseguite prove generali per la replica del video | VIDEO

Si svolgerà a gennaio l’esperimento ritenuto decisivo nell’individuazione dell’assassino di Pierina Paganelli. Si sono conclusi i sopralluoghi per replicare il video della farmacia che potrebbe avere ripreso Dassilva o un vicino di casa.

 

Dopo due giorni di intensi accertamenti in via Del Ciclamino, a Rimini, l’indagine sull’omicidio di Pierina Paganelli si avvicina a un momento cruciale. L’8 o il 9 gennaio, come riporta la stampa locale, si terrà l’esperimento giudiziario per verificare se la persona ripresa alle 22.17 del 3 ottobre 2023 dalla telecamera della farmacia San Martino sia Louis Dassilva, unico indagato, o qualcun altro.  

Gli accertamenti preliminari, che hanno coinvolto i periti delle parti, la squadra mobile e il consulente nominato dal giudice, si sono concentrati su dettagli tecnici fondamentali. Sono state prese le misure delle altezze di Dassilva (1,85 m) e del vicino di casa, Emanuele Neri (1,75 m), che si era riconosciuto nel video.

I primi test sono stati svolti con figuranti dotati di accessori come magliette di vari colori, occhiali e copricapi per replicare le condizioni della sera del delitto. Sarà improbabile ricreare esattamente l’ambiente del 3 ottobre 2023: l’obiettivo è ridurre al minimo il margine di errore. Non è ancora certo al 100% se Dassilva parteciperà all’esperimento, ma i suoi legali hanno confermato che l’intenzione è quella di far sfilare l’indagato. 

Per la procura di Rimini, il video è la prova principale contro Dassilva. D’altro canto, la difesa punta a dimostrare che l’uomo ripreso non può essere l’imputato. Il risultato dell’esperimento potrebbe segnare una svolta decisiva nel caso, un giallo dopo oltre 14 mesi ancora irrisolto. 
 

(Immagini di Manuel Migliorini)




ALTRE NOTIZIE DI CRONACA

CESENA: Inscenarono funerale durante unione gay, tutti prescritti ex forzanuovisti

Si chiude con un proscioglimento per intervenuta prescrizione la vicenda giudiziaria legata al controverso 'funerale simbolico' inscenato da militanti di Forza Nuova durante una cerimonia di unione civile tra due uomini, celebrata a Cesena il 5 febbraio 2017. Il Tribunale di Forlì, riunito in composizione collegiale, ha dichiarato oggi il non doversi procedere nei confronti di tutti gli imputati. All’epoca dei fatti, l’azione – con tanto di bara e corteo funebre – sollevò forti polemiche a livello locale e nazionale, venendo immediatamente bollata come offensiva e omofoba. La Procura di Forlì aprì un fascicolo ipotizzando la violazione della Legge Mancino, che punisce atti discriminatori motivati da odio razziale o omofobico. In primo grado, però, il Tribunale escluse la sussistenza della violazione della legge 205/1993, assolvendo gli imputati da tale accusa. Tra loro anche Mirco Ottaviani, oggi dirigente del Movimento Nazionale La Rete dei Patrioti, difeso dagli avvocati Mario Giancaspro e Tommaso Golini, che assistevano complessivamente otto dei dieci imputati. Tuttavia, nel corso dell’ultima udienza del processo di primo grado, era stato loro contestato anche il reato di diffamazione con altro mezzo di pubblicità, accusa che portò a una condanna. La Corte d’Appello di Bologna, lo scorso ottobre, aveva annullato la sentenza di condanna per un vizio procedurale: agli imputati assenti non era stato notificato l’estratto del verbale d’udienza contenente la nuova imputazione, fatto che ha comportato la nullità dell’intero procedimento per difetto di contestazione.