12 DICEMBRE 2024

14:38

NOTIZIA DI CRONACA

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12 DICEMBRE 2024 - 14:38


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RAVENNA: Causò incidente con tre morti, 26enne patteggia due anni

Ha patteggiato due anni di reclusione, con pena sospesa, la 26enne di Pontoglio, nel Bresciano, accusata di avere innescato l'incidente stradale che la notte tra il 5 e il 6 agosto 2022 a Pinarella di Cervia, nel Ravennate, aveva provocato tre vittime. Persero la vita una 52enne di Lido Adriano, una 62enne di Gambettola e un 39enne di Forlì. Il Gup le ha inflitto una sospensione della patente pari a due anni e mezzo. La giovane doveva rispondere di omicidio stradale plurimo aggravato dall'abuso di alcolici e di lesioni stradali aggravate. A suo tempo il Gip Andrea Galanti ne aveva convalidato l'arresto disponendo in prima battuta i domiciliari. In totale erano stati tre i mezzi rimasti coinvolti nello schianto: oltre alla Mercedes della giovane, la quale si trovava in vacanza con amiche sul litorale cervese, anche un Panda con un gruppo di tre amiche ravennati e uno scooter con in sella il 39enne. Secondo quanto contestato dalla Procura sulla base dei rilievi della polizia locale, avvallati in buona sostanza anche dalla perizia disposta dal Tribunale romagnolo, la ragazza stava percorrendo via Bollana in direzione Cesena quando aveva improvvisamente sterzato andando a collidere frontalmente contro la Panda con le tre amiche ravennati a bordo; il motociclista infine non aveva potuto evitare l'impatto. Secondo l'accusa, la 26enne si era messa alla guida in stato di alterazione psicofisica e aveva tenuto una velocità troppo sostenuta tanto da perdere il controllo del mezzo invadendo la corsia di marcia opposta. La sua assicurazione ha già provveduto a definire i risarcimenti.




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BOLOGNA: Inaugurazione anno giudiziario, protesta contro la separazione delle carriere

Anche a Bologna i magistrati hanno protestato, in occasione dell’inaugurazione dell’anno giudiziario della Corte d’Appello, contro la riforma che prevede la separazione delle carriere. Critici anche il presidente dell’assise e il procuratore generale Protesta delle toghe contro la riforma costituzionale che prevede la separazione delle carriere, fuori dalla cerimonia di inaugurazione dell’anno giudiziario della corte d’appello anche a Bologna. Prima presidio in circa 150 con Costituzione tra le mani, cartelli e coccarde tricolore, poi l’abbandono della sala al momento dell’intervento del rappresentante del ministero, Davide Galli. Per l’Anm si tratta di una riforma “punitiva” e che “indebolirà la magistratura e il suo autogoverno”. “Secondo noi altera gli equilibri democratici previsti dal costituente, prevediamo anche uno sciopero il 27 febbraio” annuncia Eleonora Pirillo, presidente regionale dell’associazione dei magistrati. Il procuratore generale Paolo Fortuna la definisce “inutile”, esortando il ministro Nordio a puntare “sui veri problemi per i cittadini”, dai tempi della giustizia alla carenza di personale. “Evitare sovrapposizione di riforme continue” l’appello del presidente della corte nella sua relazione. Calano le pendenze ma ci sono problemi d’organico anche nella relazione del procuratore generale. Nell’ultimo anno, 308 i reati iscritti per “codice rosso”, in lieve calo, ma coi reati di violenza di genere che salgono dell’11%. Aumentano anche i reati contro il patrimonio, quelli da parte di minori e per omicidio colposo sul lavoro: 38 i procedimenti in regione e 42 vittime, 26 l’anno precedente. “C’è l’attesa che il ministero svolta finalmente la sua funzione di supporto all’attività giudiziaria -commenta il presidente Giuseppe De Rosa -. A Bologna abbiamo anche gravi problemi di edilizia giudiziaria ma nonostante questo lo smaltimento dell’arretrato procede come previsto. Occorrono però necessariamente da un lato un’idea di organizzazione che per il momento non vedo e investimenti adeguati dall’altro”.