11 DICEMBRE 2024

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NOTIZIA DI CRONACA

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11 DICEMBRE 2024 - 09:05


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BOLOGNA: Intercettati 2,8 milioni di euro non dichiarati all'aeroporto | VIDEO

Negli ultimi sei mesi la Guardia di Finanza e l’Agenzia delle Dogane e Monopoli hanno intensificato i controlli sui flussi di passeggeri in arrivo e in partenza dallo scalo aeroportuale Marconi, concentrandosi in particolare sui voli a maggiore rischio di traffico illecito di valuta. Questa strategia di controllo mirato ha portato all’intercettazione di oltre 180 passeggeri che tentavano di trasferire valuta senza dichiarazione per un importo complessivo di 2,8 milioni di euro. La normativa vigente stabilisce l’obbligo di dichiarare in dogana somme pari o superiori a 10.000 euro per i trasferimenti in entrata o in uscita dal territorio nazionale. La maggior parte dei trasgressori ha scelto di estinguere immediatamente la violazione attraverso il pagamento della sanzione prevista, usufruendo dell’istituto dell’oblazione. Tuttavia, per i passeggeri recidivi – già sanzionati in misura ridotta negli ultimi cinque anni – è stato applicato il sequestro amministrativo di parte della valuta trasportata. Tra i casi più significativi figura quello di un cittadino marocchino residente in Italia, proveniente da Casablanca, fermato con oltre 50.000 euro in contanti non dichiarati. In questo caso, la normativa prevede il sequestro del 50% della somma eccedente il limite consentito, pari ad oltre 20.000 euro. Questi episodi evidenziano come tali violazioni, apparentemente di natura amministrativa, possano celare fenomeni di maggiore gravità, tra cui riciclaggio di denaro e finanziamento di attività illecite, confermando l’importanza di un’attività di controllo rigorosa e continuativa.

 




ALTRE NOTIZIE DI CRONACA

BOLOGNA: Inaugurazione anno giudiziario, protesta contro la separazione delle carriere

Anche a Bologna i magistrati hanno protestato, in occasione dell’inaugurazione dell’anno giudiziario della Corte d’Appello, contro la riforma che prevede la separazione delle carriere. Critici anche il presidente dell’assise e il procuratore generale Protesta delle toghe contro la riforma costituzionale che prevede la separazione delle carriere, fuori dalla cerimonia di inaugurazione dell’anno giudiziario della corte d’appello anche a Bologna. Prima presidio in circa 150 con Costituzione tra le mani, cartelli e coccarde tricolore, poi l’abbandono della sala al momento dell’intervento del rappresentante del ministero, Davide Galli. Per l’Anm si tratta di una riforma “punitiva” e che “indebolirà la magistratura e il suo autogoverno”. “Secondo noi altera gli equilibri democratici previsti dal costituente, prevediamo anche uno sciopero il 27 febbraio” annuncia Eleonora Pirillo, presidente regionale dell’associazione dei magistrati. Il procuratore generale Paolo Fortuna la definisce “inutile”, esortando il ministro Nordio a puntare “sui veri problemi per i cittadini”, dai tempi della giustizia alla carenza di personale. “Evitare sovrapposizione di riforme continue” l’appello del presidente della corte nella sua relazione. Calano le pendenze ma ci sono problemi d’organico anche nella relazione del procuratore generale. Nell’ultimo anno, 308 i reati iscritti per “codice rosso”, in lieve calo, ma coi reati di violenza di genere che salgono dell’11%. Aumentano anche i reati contro il patrimonio, quelli da parte di minori e per omicidio colposo sul lavoro: 38 i procedimenti in regione e 42 vittime, 26 l’anno precedente. “C’è l’attesa che il ministero svolta finalmente la sua funzione di supporto all’attività giudiziaria -commenta il presidente Giuseppe De Rosa -. A Bologna abbiamo anche gravi problemi di edilizia giudiziaria ma nonostante questo lo smaltimento dell’arretrato procede come previsto. Occorrono però necessariamente da un lato un’idea di organizzazione che per il momento non vedo e investimenti adeguati dall’altro”.