10 DICEMBRE 2024

15:12

NOTIZIA DI CRONACA

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10 DICEMBRE 2024 - 15:12


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RIMINI: Arrestato dalla Polizia Locale dopo poche settimane dalla scarcerazione

Aveva ancora l’obbligo di firma negli uffici delle Forze dell’Ordine in quanto, solo da qualche settimana, aveva terminato un periodo di detenzione. Nonostante questo, ieri sera un uomo di 37anni è stato sorpreso di nuovo in flagranza di reato e arrestato dalla Polizia Locale mentre spacciava nella zona della stazione. Sequestrati oltre 30 grammi di hashish. Il fatto è avvenuto nell’ambito di servizio mirato al contrasto dello spaccio di sostanze stupefacenti. L’operazione si è svolta nella zona compresa tra il quartiere Borgo Marina e l’area della stazione ferroviaria. L’uomo era recentemente uscito dal carcere dopo aver scontato una pena per reati legati allo spaccio. Ancora sottoposto all’obbligo di firma, l’uomo è stato notato, dagli agenti in abiti civili, mentre vendeva una dose a un giovane. Durante la perquisizione personale, gli agenti hanno trovato 30 grammi di hashish suddivisi in panetti e altre 3 dosi pronte per la vendita, un coltello e diverso materiale utilizzato per il confezionamento delle dosi, oltre a 60 euro in contanti, ritenuti provento dell’attività illecita. Materiale e denaro ora posti sotto sequestro.  L’uomo è stato arrestato con l’accusa di spaccio di sostanze stupefacenti e porto abusivo di armi da taglio. Il 37enne è comparso questa  davanti al giudice del Tribunale di Rimini per l’udienza direttissima.

 




ALTRE NOTIZIE DI CRONACA

BOLOGNA: Muore in ospedale durante un esame, aperta inchiesta

La Procura di Bologna, con il pm Andrea De Feis, ha aperto una inchiesta, al momento contro ignoti, per accertare le cause della morte di una donna di 61 anni, deceduta all'ospedale Maggiore di Bologna il 9 gennaio. L'inchiesta parte da un esposto presentato dalla figlia e dal compagno della donna, che era residente a Monterenzio, nel Bolognese. La 61enne, l'8 gennaio era stata ricoverata all'ospedale Bellaria per svolgere alcuni accertamenti preliminari dopo che le era stato riscontrato un problema cardiaco in seguito al quale si sarebbe dovuta sottoporre ad un intervento chirurgico in merito ad una calcificazione dell'aorta. Il giorno successivo è stata quindi spostata all'ospedale Maggiore, per effettuare, in mattinata, una coronoscopia. Nel primo pomeriggio il compagno della 61enne è stato poi contattato dal medico che aveva eseguito l'esame che gli comunicava che vi era stata una complicazione e di andare in ospedale. Dopo varie insistenze dell'uomo, lo stesso medico gli diceva che la 61enne era morta durante l'esame. I medici le hanno quindi praticato un massaggio cardiaco, durato circa 80 minuti, ma la 61enne è morta nel reparto di terapia intensiva. Nella denuncia i parenti hanno segnalato che la donna aveva specificato di essere allergica al liquido di contrasto. La Procura ha affidato al medico legale, Marco Tudini, di svolgere tutti gli accertamenti del caso, tra cui l'autopsia, per individuare eventuali responsabilità dei sanitari. I familiari della 61enne sono assistiti dall'avvocata Stella Pancari.