RAVENNA: Mobbing sui dipendenti, azienda di mobili condannata
Dipendenti sferzati continuamente con insulti, prevaricazioni, gogne professionali, minacce di multe e di licenziamenti. Ma anche venditori costretti a fare le pulizie dei bagni, a lavorare in piedi e a sottoporsi ai rapporti di una sorta di cliente-spione ingaggiato dall'azienda per controllare il loro operato. Un quadro di mobbing quello delineato dal giudice del Tribunale di Ravenna Dario Bernardi, costato a un’azienda di mobili una condanna a versare ad una sua ex venditrice di salotti del punto vendita di Faenza circa 60mila euro in totale. La società dovrà inoltre pagare 5mila euro alla cassa delle ammende per la "gravità dei fatti e della condotta processuale". Alla lavoratrice – riporta il Carlino - l'Inail dovrà pagare circa 20mila euro per la malattia professionale, cioè "Disturbo dell'adattamento con sintomi ansioso-depressivi".
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