7 NOVEMBRE 2024

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7 NOVEMBRE 2024 - 13:53


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BOLOGNA: Vigilessa uccisa, collega ai domiciliari ma manca braccialetto

Il Gip del Tribunale di Bologna ha concesso i domiciliari a Giampiero Gualandi, 62enne ex comandante della polizia locale di Anzola Emilia accusato dell'omicidio volontario aggravato di Sofia Stefani, 33 anni, sua ex collega con cui aveva avuto una relazione. Gualandi è finito in carcere lo scorso maggio e si è sempre difeso dicendo che è stato un incidente, un colpo della pistola di ordinanza partito per sbaglio durante una colluttazione negli uffici del comando della polizia locale di Anzola. Il provvedimento, che attenua la misura cautelare, risale a circa venti giorni fa ma Gualandi si trova ancora in carcere, come spiega il suo legale, Claudio Benenati, "perché siamo in attesa del braccialetto elettronico". Nel frattempo la Procura, con il pm Stefano Dambruoso e la procuratrice aggiunta Lucia Russo, ha impugnato il provvedimento chiedendo nuovamente il carcere: il ricorso verrà discusso il 15 novembre. Secondo quanto riportato inoltre dal Corriere di Bologna, la consulenza balistica del Ris disposta dalla Procura e depositata nei giorni scorsi, non esclude che la traiettoria del colpo possa confermare uno sparo partito durante una colluttazione. D'altro lato però gli accertamenti biologici sull'arma, secondo il quotidiano locale, non hanno rinvenuto tracce del dna della vittima. "La consulenza depositata confermerebbe una fase del racconto di Gualandi fatto nel suo interrogatorio - spiega Benenati - gli esperti dicono che c'è stata la colluttazione descritta dal mio assistito, però questo primo esito è stato contestato dalla Procura che ha chiesto degli ulteriori chiarimenti. Diciamo che dal nostro punto di vista ci sono delle conferme molto importanti, come la distanza e la posizione, ma per avere una versione definitiva bisogna aspettare la fine degli accertamenti che sono stati disposti".




ALTRE NOTIZIE DI CRONACA

RIMINI: Caso Pierina, sentiti gli anziani dei testimoni di Geova

Il 2 ottobre 2023, il giorno prima dell'omicidio di Pierina Paganelli, la nuora Manuela Bianchi inviò messaggi vocali ad uno degli anziani della congregazione di Marebello-Miramare di Rimini dei testimoni di Geova, frequentata da tutta la famiglia della vittima. Lo ha riferito alla Corte d'Assise che sta processando Louis Dassilva, nella ripresa di udienza pomeridiana, Davide Mingucci, uno degli anziani dei testimoni di Geova di Marebello.     Sui contenuti dei messaggi e della situazione della famiglia Paganelli e di Giuliano Saponi, figlio della vittima e marito della Bianchi, legata da una relazione con l'imputato Dassilva, l'anziano si è quasi sempre appellato al segreto confessionale. "Dei problemi della famiglia Saponi non mi informò Pierina ma altre persone", ha detto il testimone. Sia il pm Daniele Paci che gli avvocati della difesa, Riario Fabbri e Andrea Guidi, hanno insistito sul chiedere se il 4 ottobre del 2023, ossia il giorno in cui Pierina fu ritrovata cadavere nel garage di via del Ciclamino, vi fosse in programma una riunione del comitato giudiziario, a carico di Manuela Bianchi, in seno alla congregazione dei testimoni di Geova.     Il punto in questione è che il tradimento della Bianchi con Dassilva sarebbe potuto essere motivo di allontanamento della donna dalla congregazione "per cui gli altri testimoni di Geova smettono di avere un rapporto sociale con chi viene allontanato, ma i rapporti familiari continuano come prima", ha spiegato l'anziano.     Una circostanza molto temuta, secondo la Procura, da Bianchi che ne aveva messo al corrente lo stesso Dassilva al quale la donna la sera dell'omicidio inviò una serie di messaggi sulla riunione della commissione giudiziaria che si sarebbe tenuta all'indomani. Sentito anche un altro anziano della congregazione Andrea Mengucci. "Il tradimento è un peccato grave?" è stato chiesto dal difensore Andrea Guidi e affermativa è stata la risposta del testimone. "Manuela Bianchi non è più testimone di Geova dal gennaio 2024", ha specificato il testimone. L'udienza è stata poi aggiornata al 17 novembre alle 9 per sentire Giuliano Saponi, e il fratello della nuora Loris Bianchi.