29 NOVEMBRE 2024

08:58

NOTIZIA DI CRONACA

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29 NOVEMBRE 2024 - 08:58


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SAVIGNANO SUL RUBICONE: Trovato in possesso di selle rubate, denunciato | FOTO

Nella serata di ieri, i carabinieri della Stazione di Savignano sul Rubicone, in collaborazione con i colleghi di Budrio (BO), hanno recuperato la refurtiva di un furto avvenuto alcuni giorni fa in un centro ippico del bolognese. Il presunto responsabile, un 29enne pregiudicato domiciliato in Romagna, è stato denunciato alla Procura della Repubblica di Forlì per il reato di ricettazione.L'operazione ha preso avvio dalla denuncia sporta dal titolare del centro ippico di Budrio, che segnalava il furto di quattro selle di alto valore commerciale, quantificato in circa 20.000 euro. Le prime indagini condotte dai carabinieri di Savignano sul Rubicone si sono concentrate su un'area di campagna alla periferia della cittadina, dove si sospettava potesse essere nascosta la refurtiva. Durante i controlli, i militari hanno individuato un veicolo parcheggiato in modo anomalo nei pressi di un casolare. Attraverso un’ispezione visiva, è stato possibile scorgere all’interno del mezzo una delle selle sottratte. I carabinieri hanno quindi atteso l’arrivo del proprietario del veicolo e, al suo rientro, lo hanno fermato per eseguire una perquisizione approfondita. L’operazione si è conclusa con il recupero di tutte e quattro le selle rubate e con la denuncia del 29enne per ricettazione.




ALTRE NOTIZIE DI CRONACA

RAVENNA: Si gettò dal nono piano con figlia e cane, al via processo in assise | FOTO

Davanti alla Corte d'Assise di Ravenna è partito in mattinata il processo per omicidio pluriaggravato a carico di Giulia Lavatura Truninger, la 41enne che la mattina dell'8 gennaio 2024 si era gettata dal nono piano del suo condominio di via Dradi a Ravenna portando con sé la figlia Wendy di sei anni e la cagnolina Jessy. La bimba e il cane - dopo un volo di circa 30 metri - erano morte sul colpo (il fascicolo per uccisione di animale è stato stralciato e seguirà altra via processuale). Mentre la 41enne si era salvata probabilmente grazie a reti e ponteggi che in quel periodo avvolgevano lo stabile. L'imputata, difesa dall'avvocato Massimo Ricci Maccarini, non era presente in aula. Non c'era nemmeno il marito, parte offesa che ha scelto di non costituirsi parte civile. In apertura del dibattimento, il Pm Stefano Stargiotti ha detto che c'è concordanza tra le parti sulla dinamica dell'accaduto annunciando l'acquisizione di tutti gli atti e lasciando al vicequestore Claudio Cagnini, al tempo dirigente della squadra Mobile ravennate, il compito di illustrare l'accaduto anche tramite foto proiettate sullo schermo in aula. Dalle indagini della polizia, era emerso che la donna era in cura al centro di salute mentale ma che aveva da alcune settimane deciso di interrompere la terapia farmacologica. La perizia psichiatrica disposta dal Tribunale, ha in fase preliminare accertato in sintesi che la 41enne è incapace di intendere e volere ed è socialmente pericolosa. Oggi si trova in una struttura protetta.