29 NOVEMBRE 2024

14:02

NOTIZIA DI CRONACA

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29 NOVEMBRE 2024 - 14:02


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FORLÌ: Violenze sessuali, 28enne arrestato e rinchiuso in carcere

I carabinieri di Forlì hanno rintracciato e sottoposto a fermo un cittadino straniero di 28 anni, irregolare sul territorio e senza fissa dimora, ritenuto il presunto autore di episodi di violenza sessuale aggravata. Le indagini sono scattate a seguito delle denunce di tre giovani donne, presentatesi presso la stazione dei carabinieri a metà novembre. Le vittime hanno segnalato episodi distinti, avvenuti in orario serale tra l’area universitaria e la stazione ferroviaria di Forlì. Due di esse hanno denunciato palpeggiamenti subiti per strada da un uomo che è poi fuggito. Nel terzo caso, una donna è stata aggredita in un parcheggio sotterraneo mentre saliva sulla sua auto: l’uomo l’avrebbe colpita alle spalle, immobilizzata e tentato di compiere atti sessuali, ma è stato messo in fuga dalla reazione determinata della vittima. I militari hanno individuato il presunto aggressore in una zona appartata vicina ai luoghi degli episodi precedenti. L’uomo, che corrispondeva alla descrizione fornita dalle vittime e indossava gli stessi abiti dei giorni segnalati, è stato bloccato e sottoposto a fermo di polizia giudiziaria. Il materiale sequestrato e gli elementi raccolti hanno portato alla convalida del fermo da parte del gip che ha disposto la custodia cautelare in carcere. Le accuse comprendono violenza sessuale e lesioni personali, con il rischio concreto di reiterazione del reato. Le indagini proseguono per accertare eventuali responsabilità dell’uomo in episodi analoghi. Le forze dell’ordine hanno invitato eventuali altre vittime a contattare i carabinieri.




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BOLOGNA: Domiciliari per l'omicidio della vigilessa, Gip, "a casa non si ripeterebbe"

I fatti, cioè l'omicidio della vigilessa 33enne Sofia Stefani, sono accaduti in un contesto ritenuto molto particolare, in una relazione extraconiugale definita ormai satura ed esasperata, che ha portato all'epilogo del 16 maggio. Condizioni, secondo il Gip Domenico Truppa che ha concesso i domiciliari con braccialetto elettronico a Giampiero Gualandi, ex comandante della polizia locale di Anzola Emilia (Bologna), che non pare possano ripetersi in ambito domestico, né con la moglie né con altre persone che, in ogni caso, non potrebbero entrare in contatto con lui. La perdita di autocontrollo, in altri termini, per il giudice è sostenibile in una situazione di pressione emotiva e di stress che l'ambiente domestico non esibisce né genera, né si può pronosticare che possa insorgere. L'omicidio è avvenuto nell'ufficio di Gualandi, e Stefani è stata uccisa da un colpo partito dalla pistola di ordinanza dell'ex collega. Lui si è difeso dicendo che è stato uno sparo accidentale, durante una colluttazione. La Procura invece gli contesta l'omicidio volontario aggravato e ha chiesto il giudizio immediato. Nell'ordinanza, emessa con il parere negativo della Procura di Bologna (Pm Stefano Dambruoso) e della difesa dei familiari della vittima (avvocato Andrea Speranzoni), il giudice sottolinea anche come Gualandi, 63enne, sia un soggetto non più giovane, pienamente radicato nel territorio, con famiglia di riferimento, attività lavorativa consolidata e un percorso professionale ben noto e conosciuto tra i pubblici uffici. Condizioni che non possono che portare ad una prognosi favorevole di adeguato autocontrollo per le prescrizioni previste dai domiciliari. L'indagato peraltro è ancora in carcere, in attesa della disponibilità del dispositivo elettronico.