26 NOVEMBRE 2024

16:35

NOTIZIA DI CRONACA

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26 NOVEMBRE 2024 - 16:35


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RIMINI: Uccise la compagna col figlio in braccio, confermato l’ergastolo

È stato confermato in appello l'ergastolo per Simone Benedetto Vultaggio, riminese di 49 anni, che nel giugno del 2022 uccise la compagna Cristina Peroni colpendola ferocemente mentre stringeva in braccio il figlio. La Corte d'Appello di Bologna ha confermato anche le aggravanti. "Il bambino sta bene, ora lei non potrà più parlagli male di me", erano state le sue prime parole dopo aver scaricato la sua rabbia contro la 33enne originaria di Roma e mamma all'epoca di un bimbo di 6 mesi. Vultaggio non aveva tentato la fuga, non aveva resistito all'arresto, né gettato via l'arma del delitto. Il consulente dell’accusa aveva definito l’uomo capace di intendere e volere, mentre per lo psichiatra di parte sosteneva la tesi del disturbo di personalità. La Corte di Appello non ha modificato nulla del processo di primo grado, confermando l’ergastolo.




ALTRE NOTIZIE DI CRONACA

RIMINI: Arrestato militare della Marina per stalking su una collega

L'intervento della polizia a Rimini su segnalazione della madre.   Un giovane militare della Marina Italiana, in servizio sull'Amerigo Vespucci, 21 anni, originario di Lugo (Ravenna) è stato arrestato in flagrante dalla polizia a Rimini, su delega del pm Davide Ercolani, per stalking nei confronti della ex fidanzata, una 21enne anche lei militare in servizio in Capitaneria. L'arresto è avvenuto ieri sera intorno alle 22 quando il giovane ha tentato di scassinare la porta di casa dell'ex che gli aveva detto chiaramente di non volerlo più vedere. Era in realtà da tutto il giorno che il giovane militare stava attuando una serie di condotte persecutorie, minacciando anche atti autolesivi, pur di convincere la ragazza a rivedere la decisione di troncare la relazione. Era arrivato d'improvviso a Rimini in mattina a casa della 21enne con la scusa di prendere degli effetti personali dopo la fine della relazione. In casa la giovane era con la madre e un'amica di questa, e così le tre donne avevano fatto entrare il militare nella speranza di chiudere in maniera tranquilla e bonaria la faccenda. I due ragazzi, infatti, si erano lasciato un mese fa dopo una relazione cominciata nel marzo 2024. "Il problema è che lei mi vuole perfetto", diceva lui e aggiungeva: "Ma io so cosa fare, ci penso io". La ex fidanzata con la mamma e l'amica a quel punto avevano fatto di tutto per far uscire di casa il giovane. Erano andate a fare una passeggiata e per tutto il tempo lui le aveva seguite. Fin quando erano riuscite a seminarlo e far rientro a casa. Ma, intorno alle 22, lui è tornato e ha tentato di aprire la porta di casa. Temendo che la situazione degenerasse, la madre della ragazza a quel punto ha chiamato la polizia. Quando gli agenti sono arrivati sul posto hanno trovato il giovane che ancora armeggiava per aprire la porta dell'appartamento. Dopo aver raccolto la testimonianza delle tre donne, gli agenti hanno quindi rintracciato il militare che si era allontano nascondendosi nella soffitta del condominio, dietro ad una pila di vecchi mobili. Il giovane è ai domiciliari e lunedì sarà ascoltato dal gip di Rimini, Raffaella Ceccarelli, alla presenza del difensore, l'avvocata Francesca Filippucci, di Ravenna.