2 NOVEMBRE 2024

12:03

NOTIZIA DI CRONACA

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2 NOVEMBRE 2024 - 12:03


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RIMINI: Incendi e molotov ad Halloween, identificati 100 giovani

Un centinaio di ragazzi, alcuni minorenni, sono stati identificati dai carabinieri durante i festeggiamenti di Halloween ad Ospedaletto di Coriano, località della Valmarecchia in provincia di Rimini. Auto incendiate, balle di fieno andate a fuoco, cassonetti finiti in cenere e sterpaglie fumanti, il bilancio di quanto avvenuto durante la notte. Circa 200 ragazzi si sono dati appuntamento attraverso i social network per sfidarsi alla "guerra dei botti". Una situazione largamente prevista dalle forze dell'ordine, la presenza di carabinieri e polizia municipale è stata cospicua. Nel corso della serata alcuni ragazzi hanno spostato in mezzo alla strada una balla di fieno e gli hanno lanciato contro una bottiglia molotov. Il fieno ha preso subito fuoco e sul posto sono dovuti intervenire i vigili del fuoco di Rimini. Un ragazzo, sorpreso in strada con una tanica di benzina piena, è stato portato in caserma per l'identificazione. I responsabili degli episodi più gravi saranno denunciati all'autorità giudiziaria.




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CESENA: Inscenarono funerale durante unione gay, tutti prescritti ex forzanuovisti

Si chiude con un proscioglimento per intervenuta prescrizione la vicenda giudiziaria legata al controverso 'funerale simbolico' inscenato da militanti di Forza Nuova durante una cerimonia di unione civile tra due uomini, celebrata a Cesena il 5 febbraio 2017. Il Tribunale di Forlì, riunito in composizione collegiale, ha dichiarato oggi il non doversi procedere nei confronti di tutti gli imputati. All’epoca dei fatti, l’azione – con tanto di bara e corteo funebre – sollevò forti polemiche a livello locale e nazionale, venendo immediatamente bollata come offensiva e omofoba. La Procura di Forlì aprì un fascicolo ipotizzando la violazione della Legge Mancino, che punisce atti discriminatori motivati da odio razziale o omofobico. In primo grado, però, il Tribunale escluse la sussistenza della violazione della legge 205/1993, assolvendo gli imputati da tale accusa. Tra loro anche Mirco Ottaviani, oggi dirigente del Movimento Nazionale La Rete dei Patrioti, difeso dagli avvocati Mario Giancaspro e Tommaso Golini, che assistevano complessivamente otto dei dieci imputati. Tuttavia, nel corso dell’ultima udienza del processo di primo grado, era stato loro contestato anche il reato di diffamazione con altro mezzo di pubblicità, accusa che portò a una condanna. La Corte d’Appello di Bologna, lo scorso ottobre, aveva annullato la sentenza di condanna per un vizio procedurale: agli imputati assenti non era stato notificato l’estratto del verbale d’udienza contenente la nuova imputazione, fatto che ha comportato la nullità dell’intero procedimento per difetto di contestazione.