Sarebbe responsabile di sette colpi, tra rapine, tentate rapine e furti il 20enne fermato ieri mattina dalla polizia e dai carabinieri di Rimini, coordinati dal pm Davide Ercolani. L'uomo, residente in provincia di Napoli, secondo gli inquirenti avrebbe agito con dei complici, ancora non identificati. I colpi - ad una agenzia Sisal, un distributore di benzina, una palestra, un punto Snai, solo per citarne alcuni - sono stati commessi tra il 12 aprile e il 16 giugno. Gli investigatori sono risaliti al presunto responsabile dei reati grazie ad alcuni particolari come l'utilizzo di alcuni capi di abbigliamento, un telefono rosso e lo stesso mezzo di trasporto utilizzato per allontanarsi. Inoltre alcune persone avevano notato l'accento campano dell'uomo, che era già stato denunciato nel novembre 2024 per spendita di monete false. Ieri mattina, pertanto, la squadra Mobile e i carabinieri sono entrati nella stanza di un albergo dove l'uomo pernottava da alcune settimane, ritrovando e sequestrando numerosi capi d'abbigliamento, telefoni cellulari ed altri elementi utili all'indagine, che saranno analizzati anche per identificare i complici. Durante l'operazione è stato ritrovato un revolver, completo di munizioni, risultato rubato in provincia di Salerno nel 2024, e nascosto all'interno della casa di un altro uomo, anche lui campano, ma residente a Rimini: la pistola è compatibile con quella utilizzata nelle rapine. Quest'ultimo è stato arrestato per ricettazione e detenzione abusiva di arma comune da sparo e sarà giudicato in direttissima. Il ventenne sottoposto a fermo, invece, è stato portato in carcere. Il giovane, difeso dall'avvocato Piero Ippoliti, comparirà per l'interrogatorio di garanzia davanti alla gip Raffaella Ceccarelli.