30 OTTOBRE 2024

13:17

NOTIZIA DI CRONACA

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30 OTTOBRE 2024 - 13:17


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CATTOLICA: Trovato con 30 dosi di cocaina, arrestato 25enne

I carabinieri di Riccione hanno intensificato i servizi di controllo del territorio ponendo particolare attenzione al contrasto dei reati in materia di stupefacenti. Nelle scorse settimane sono giunte segnalazioni circa movimenti sospetti di persone da parte dei residenti di Cattolica, insospettiti dal viavai di soggetti in una strada nei pressi del lungomare. Sono stati così predisposti servizi di osservazione che, dopo alcuni giorni, hanno consentito ai militari di individuare un ragazzo, risultato successivamente un 25enne di origini albanesi. Nel pomeriggio di ieri, i militari della Compagnia hanno deciso di intervenire, facendo scattare il blitz: sottoposto a controllo in strada, il giovane è stato trovato in possesso di una dose di cocaina, occultata sulla persona. Le successive ricerche hanno consentito ai Carabinieri di individuare il nascondiglio ove il giovane occultava la droga, rinvenendo e sequestrando ulteriori 29 dosi, per un totale di quasi 20 grammi del medesimo stupefacente. Sequestrato inoltre denaro contante e materiale utile per il confezionamento. La persona indiziata del reato di detenzione di stupefacenti è stata tratta in arresto e trattenuta presso le locali camere di sicurezza, in attesa dell’odierna celebrazione del rito direttissimo, come disposto dalla Procura della Repubblica di Rimini.

 




ALTRE NOTIZIE DI CRONACA

BARCELLONA: Cavallari tradito dal cellulare, caccia ai complici | VIDEO

Si trova in carcere in spagna in attesa dell’estradizione Andrea Cavallari, dopo la fuga durante le festa di laurea. Nel frattempo emergono altri dettagli sul suo arresto, mentre prosegue la ricerca dei complici. È stato un telefonino a tradire Andrea Cavallari, il 26enne modenese condannato per la strage di Corinaldo ed evaso il 3 luglio scorso dal carcere della Dozza di Bologna durante un permesso premio concesso per la sua laurea. Dopo giorni di ricerche, la sua fuga si è conclusa in un albergo a Lloret de Mar, in Spagna. Tutto è iniziato con le immagini di una festa in famiglia. Le telecamere di sorveglianza di un ristorante in cui Cavallari stava pranzando con i parenti dopo la discussione della tesi lo hanno ripreso mentre usava un telefonino. Gli investigatori, attraverso l'analisi delle immagini, sono riusciti a identificare l'apparecchio e intercettarne il numero. Da lì hanno seguito i movimenti del latitante, tracciandone lo spostamento da Bolognaa fino a Barcellona, per poi arrivare all'albergo della Costa Brava dove è stato bloccato. Ma il telefonino non è stato l’unico errore fatale. Fondamentale per la sua localizzazione è stata anche la pista del denaro. Durante la latitanza Cavallari ha utilizzato una carta di credito intestata a una donna, dove erano stati depositati migliaia di euro. I pagamenti hanno permesso agli investigatori di restringere il campo. Al momento dell’arresto, Cavallari era in possesso del cosiddetto “kit del fuggiasco”: documenti falsi, soldi falsi (almeno 800 euro in banconote da 20 euro contraffatte) e la carta di credito usata per tutte le spese. Elementi che confermano l’ipotesi, ora al vaglio degli inquirenti, di una rete di fiancheggiatori che avrebbe supportato l’evasione e la fuga all’estero. Non è escluso che alcuni complici possano essere stati conosciuti durante la detenzione alla Dozza. L’attenzione delle autorità è ora rivolta proprio a identificare e rintracciare questi possibili complici. Attendendo anche il ritorno in Italia, che avverrà tra pochi giorni.