4 GIUGNO 2023

09:42

NOTIZIA DI CRONACA

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4 GIUGNO 2023 - 09:42


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RICCIONE: Baby gang, arrestati due giovani per rapina e furto in stazione

I Carabinieri di Riccione hanno arrestato un maggiorenne e deferito un minorenne, entrambi di origine nordafricana, nell'ambito delle operazioni per contrastare le "baby gang". Sono accusati di rapina e furto aggravato ai danni di un diciannovenne e una sessantottenne.

Dopo segnalazioni alla Centrale Operativa, i militari sono intervenuti presso la stazione ferroviaria locale, dove hanno identificato e interrogato le vittime. Le testimonianze hanno rivelato che il gruppo straniero ha minacciato con un coltello il giovane diciannovenne, rubandogli il cellulare e la collana. Successivamente, nella sala d'attesa, hanno distratto una passeggera per rubare alcuni gioielli d'oro dalla sua valigia.

Grazie alle descrizioni fornite dalle vittime, i Carabinieri hanno individuato rapidamente due sospetti ancora sui binari. I due hanno cercato di fuggire, ma sono stati fermati e portati presso il Comando Carabinieri di Riccione per ulteriori accertamenti.

Le vittime hanno riconosciuto i due fermati come responsabili dei crimini subiti. Il maggiorenne è stato arrestato e condotto alla Casa Circondariale di Rimini, mentre il minorenne è stato denunciato in stato di libertà e affidato ai genitori.




ALTRE NOTIZIE DI CRONACA

RIMINI: "Omicidio del bilanciere", condanna definitiva a 23 anni di carcere

Per il caso dell'"omicidio del bilanciere", la Cassazione ha rigettato il ricorso, confermando la sentenza della Corte di appello di Bologna nei confronti Edi Zegarac, 54 anni, condannato a 23 anni di reclusione per l'assassinio di Nicola Donadio, di 50, avvenuto il 12 gennaio 2022 a Misano Adriatico (Rimini). La Corte d'appello di Bologna aveva condannato l'imputato, difeso dall'avvocato Massimiliano Orrù, a 23 anni aumentando la pena emessa dalla Corte d'assise di Rimini che invece lo aveva condannato a 15 anni e 4 mesi di reclusione. Le parti civili, ossia le quattro figlie e la moglie di Donadio, originario di Chiaromonte (Potenza), avevano impugnato la sentenza di primo grado. Così anche il sostituto procuratore di Rimini, Davide Ercolani che in primo grado aveva contestato ritenendole sussistenti le aggravanti di futili motivi e minorata difesa. La Corte di Bologna aveva riconosciuto la aggravanti eliminando lo sconto di pena. Sentenza che con il rigetto della Cassazione diventa definitiva. Quello del bilanciere era stato un omicidio risolto in meno di 24 ore perché, la stessa vittima, ritrovata agonizzante, aveva dato ai carabinieri il nome del killer. "E' stato Edi. E' stato lui", prima di perdere i sensi, aveva avuto la forza di dire Donadio, colpito numerose volte al capo con un bilanciere d'acciaio. Non era morto subito e all'arrivo dei carabinieri del Nor di Riccione era stato in grado di parlare e prima di spirare aveva indicato la porta del bagno dove ancora si nascondeva il killer. Zegarac, quando aveva riaperto la porta del bagno in lacrime, aveva confessato subito.