RAVENNA: GdF sequestra 7 milioni di beni agli ex amministratori di una società di ristorazione
I militari della Guardia di Finanza di Ravenna hanno eseguito un provvedimento di sequestro preventivo per oltre 7,6 milioni di euro, emesso in via d’urgenza dal Pubblico Ministero titolare del fascicolo penale nei confronti degli ex amministratori (Presidente e Vice-presidente del Consiglio di Amministrazione) e soci di una società per azioni ravennate, di rilievo nazionale, operante nel settore della ristorazione e concessionaria della gestione di numerosi punti di ristoro anche lungo arterie autostradali e all’interno di strutture sanitarie pubbliche. Gli ex amministratori sono stati indagati per aver gonfiato, tra il 2015 ed il 2020, i bilanci di esercizio, indicando rimanenze di magazzino fino a 10 volte superiori a quelle realmente esistenti e modificando, con vere e proprie alterazioni materiali, i contratti con importanti fornitori al fine di contabilizzare crediti commerciali in realtà fittizi. Le indagini hanno permesso di individuare una sopravvalutazione dell’attivo patrimoniale stimabile complessivamente in oltre 32 milioni di euro, tra rimanenze di magazzino, sopravvalutate per ben 26 milioni di euro, e crediti inesistenti per altri 6,5 milioni di euro. Oltre 7 milioni di euro il profitto personale ottenuto dai due indagati. L’Autorità Giudiziaria ravennate ha emesso un provvedimento di sequestro preventivo di 4 unità abitative, di cui 2 villini e 2 appartamenti, un deposito e quota parte di 107 terreni agricoli.
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