FERRARA: Scoperto “caporale” pakistano che sfruttava 50 connazionali | VIDEO
Parliamo di lotta allo sfruttamento del lavoro La Guardia di Finanza di Ferrara ha scoperto un presunto “caporale” cha aveva messo in piedi un giro di affari da centinaia di migliaia di euro.
Un “caporale” di nazionalità pakistana, il quale approfittando dello stato di bisogno dei suoi connazionali, una cinquantina, si è reso responsabile del reato di intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro, accumulando, tra i 2019 e il 2022, somme di denaro per oltre 170.000 €. E’ quanto hanno scoperto i finanzieri del Comando Provinciale di Ferrara dopo una serie di approfondimenti investigativi svolti su un residente del comune di Argenta.
L’uomo, secondo i militari, “arruolava” su richiesta di aziende agricole del ferrarese e del bolognese la manodopera necessaria ad assicurare lo svolgimento delle attività agricole stagionali, dalla potatura degli alberi, alla semina, alla raccolta dei prodotti della terra. In cambio “il caporale” non chiedeva soldi alle aziende bensì ai lavoratori costretti a riconoscergli una sorta di “tangente”, quantificata dagli investigatori fra il 40% e il 50% della paga mensile, in media, dagli 800 € ai 1.200 €.
Un sistema perfettamente organizzato quello adottato dal presunto “sfruttatore” che grazie alla sua posizione dominante monopolizzava il mercato del lavoro dei braccianti agricoli assoldati. Per assicurarsi di ricevere puntualmente a fine mese il corrispettivo estorto ai lavoratori, il pakistano accompagnava personalmente i propri connazionali ai bancomat degli istituti di credito del ferrarese, dove faceva prelevare le somme di denaro verbalmente pattuite. Particolarmente interessante e risolutivo ai fini della qualificazione della condotta illecita è stato il rinvenimento dei “libri mastri” sui quali l’indagato era solito annotare in modo sistematico le generalità dei lavoratori gestiti, le ore di lavoro effettivamente prestate e le somme di denaro estorte.
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