5 DICEMBRE 2023

17:37

NOTIZIA DI CRONACA

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5 DICEMBRE 2023 - 17:37


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RICCIONE: Incidente dopo inseguimento, arrestato il conducente

Ieri sera era scappato all'alt dei carabinieri perché, come ha spiegato al giudice, non aveva la patente. La sua rocambolesca fuga tra le vie di Riccione è poi terminata con uno schianto violento sul lungomare D'Annunzio, prima contro un albero e poi con una carambola contro una Fiat 500 proveniente dal lato opposto della strada. Unico maggiorenne, dei 4 ragazzi in auto, è stato arrestato dai carabinieri di Riccione e questa mattina il suo fermo è stato convalidato. E' sottoposto all'obbligo di presentazione alla pg, oltre all'obbligo di rimanere nel Comune di residenza, ossia Bologna, e il divieto di uscire nelle ore notturne. Il fratello minorenne con lui in auto lotta tra la vita e la morte al Bufalini di Cesena. Il ragazzo è il ferito più grave, gli altri due sempre minorenni hanno riportato lesioni più lievi. Ieri sera i 4 erano a bordo di un'auto che non si era fermata all'alt dei carabinieri di Riccione innescando un pericolosissimo inseguimento.




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Il Siulp esprime "la propria più ferma condanna per l'azione messa in scena da tre ragazze, nella notte del 31 ottobre 2024, nel cuore della zona universitaria di Bologna. La scelta di rappresentare il rapimento dell'onorevole Aldo Moro, utilizzando simboli e  bandiere delle Brigate Rosse, costituisce un gesto non solo offensivo ma anche pericoloso, che riapre ferite profonde nel nostro Paese e nella stessa città di Bologna, che ha pagato un prezzo altissimo nella sua lotta contro il terrorismo". "È infatti impossibile non ricordare il tragico assassinio del giuslavorista Marco Biagi, ucciso nel 2002 proprio da quelle che si definivano Nuove Brigate Rosse. In un contesto di crescente preoccupazione per fenomeni di radicalizzazione e di banalizzazione di episodi violenti, fatti come questo appaiono particolarmente gravi. La libertà di espressione e di opinione sono valori fondamentali della nostra società, ma non possono essere usati come alibi per offendere la memoria di quanti, come Aldo Moro e Marco Biagi, hanno pagato con la vita il loro impegno per lo Stato e per il bene comune", continua il sindacato con una nota del segretario provinciale Amedeo Landino, che chiede "alle autorità competenti di fare chiarezza su quanto accaduto e di adottare le misure necessarie affinché simili manifestazioni di cattivo gusto e mancanza di rispetto non abbiano più a ripetersi".