22 DICEMBRE 2023

16:45

NOTIZIA DI CRONACA

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22 DICEMBRE 2023 - 16:45


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BOLOGNA: Abusi, botte e stalking, misure cautelari per 5 uomini

Abusate, picchiate e perseguitate dai loro compagni o ex. Cinque uomini violenti, nel Bolognese, sono finiti nei guai e sono stati sottoposti alla misura cautelare del divieto di avvicinamento alla persona offesa, eseguite dai carabinieri, su decisione del Tribunale. A San Giovanni in Persiceto, i militari hanno notificato la misura ad un 41enne italiano, indagato per maltrattamenti contro familiari in seguito alla denuncia presentata dalla compagna, il primo dicembre. La donna è andata dai carabinieri raccontando di non essere più in grado di sopportare le prepotenze del compagno che, geloso, aveva iniziato a trattarla male. La vittima ha riferito di essere stata anche costretta a indossare una parrucca per coprire l'assenza di ciocche di capelli che il compagno le aveva strappato durante un'aggressione. Oltre al divieto di avvicinamento, il Gip ha disposto per l'indagato anche l'allontanamento dalla casa familiare. A Baricella, invece, a ricevere la misura è stato un 59enne italiano, indagato per atti persecutori nei confronti dell'ex compagna e sfociati nei fatti accaduti il 24 novembre, quando è stato arrestato per resistenza e violenza a pubblico ufficiale, violazione di domicilio e danneggiamento. Anche lui è stato allontanato da casa. E ancora il terzo divieto di avvicinamento è stato eseguito a Budrio nei confronti di un 26enne bengalese, indagato per stalking. Lei si rifiutava di iniziare una relazione e il ragazzo ha così cominciato a tormentarla con telefonate, messaggi e pedinamenti. Un comportamento simile ha fatto finire nei guai anche un 25enne italiano di Medicina, che lasciato dalla compagna le ha reso la vita impossibile, facendole capire che le avrebbe potuto far del male. Infine, a Bologna, divieto di avvicinamento nei confronti di un 20enne italiano, indagato per violenza sessuale e atti persecutori nei confronti della compagna, una ventenne. Lo scorso agosto avrebbe abusato della giovane e poi nei mesi successivi l'ha vessata e umiliata nonostante lei gli avesse detto di essere incinta.




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CESENA: Inscenarono funerale durante unione gay, tutti prescritti ex forzanuovisti

Si chiude con un proscioglimento per intervenuta prescrizione la vicenda giudiziaria legata al controverso 'funerale simbolico' inscenato da militanti di Forza Nuova durante una cerimonia di unione civile tra due uomini, celebrata a Cesena il 5 febbraio 2017. Il Tribunale di Forlì, riunito in composizione collegiale, ha dichiarato oggi il non doversi procedere nei confronti di tutti gli imputati. All’epoca dei fatti, l’azione – con tanto di bara e corteo funebre – sollevò forti polemiche a livello locale e nazionale, venendo immediatamente bollata come offensiva e omofoba. La Procura di Forlì aprì un fascicolo ipotizzando la violazione della Legge Mancino, che punisce atti discriminatori motivati da odio razziale o omofobico. In primo grado, però, il Tribunale escluse la sussistenza della violazione della legge 205/1993, assolvendo gli imputati da tale accusa. Tra loro anche Mirco Ottaviani, oggi dirigente del Movimento Nazionale La Rete dei Patrioti, difeso dagli avvocati Mario Giancaspro e Tommaso Golini, che assistevano complessivamente otto dei dieci imputati. Tuttavia, nel corso dell’ultima udienza del processo di primo grado, era stato loro contestato anche il reato di diffamazione con altro mezzo di pubblicità, accusa che portò a una condanna. La Corte d’Appello di Bologna, lo scorso ottobre, aveva annullato la sentenza di condanna per un vizio procedurale: agli imputati assenti non era stato notificato l’estratto del verbale d’udienza contenente la nuova imputazione, fatto che ha comportato la nullità dell’intero procedimento per difetto di contestazione.