5 NOVEMBRE 2023

07:36

NOTIZIA DI CRONACA

DI

1275 visualizzazioni


5 NOVEMBRE 2023 - 07:36


NOTIZIA DI CRONACA

DI

1275 visualizzazioni



EMILIA-ROMAGNA: Vigilanza pesca, 46mila euro di Sanzioni

Nelle ultime due settimane del mese di ottobre, la Direzione Marittima dell’Emilia-Romagna, ha coordinato tutti gli Uffici dipendenti di Rimini, Cesenatico, Porto Garibaldi, Goro, Cervia, Bellaria, Riccione e Cattolica, nello svolgimento di una serie di controlli sulla filiera della pesca marittima per vigilare specificatamente sul settore della filiera commerciale all’ingrosso, sulle catture e sulla tutela del consumatore. Nell’ambito della “4^ Operazione Regionale Emilia Romagna”, si è proceduto al contrasto di ogni irregolarità nella filiera, in particolare le ispezioni dei grossisti, delle piattaforme logistiche e gli automezzi destinati al trasporto dei prodotti ittici. Complessivamente, nell’arco delle due settimane dei controlli, sono state effettuate 186 ispezioni, con elevazione di una denuncia all’Autorità Giudiziaria per cattivo stato di conservazione e di 31 sanzioni amministrative pecuniarie per un importo complessivo di oltre  46000 € e 20 sequestri per un ammontare complessivo di oltre 1360 kg di prodotti ittici irregolari, potenzialmente destinati al consumo umano diretto. Gli accertamenti sono svolti a garanzia del mercato e dei tanti pescatori e commercianti regolari, garantendo la corretta tracciabilità della filiera, dalla cattura, al trasporto, alla rivendita sia all’ingrosso che al dettaglio e nella somministrazione nei ristoranti. Gli operatori esortano i consumatori e gli operatori di settore a segnalare eventuali situazioni di presunte irregolarità ai Comandi territoriali di zona della Guardia Costiera per le possibili eventuali verifiche di parte




ALTRE NOTIZIE DI CRONACA

BARCELLONA: Cavallari tradito dal cellulare, caccia ai complici | VIDEO

Si trova in carcere in spagna in attesa dell’estradizione Andrea Cavallari, dopo la fuga durante le festa di laurea. Nel frattempo emergono altri dettagli sul suo arresto, mentre prosegue la ricerca dei complici. È stato un telefonino a tradire Andrea Cavallari, il 26enne modenese condannato per la strage di Corinaldo ed evaso il 3 luglio scorso dal carcere della Dozza di Bologna durante un permesso premio concesso per la sua laurea. Dopo giorni di ricerche, la sua fuga si è conclusa in un albergo a Lloret de Mar, in Spagna. Tutto è iniziato con le immagini di una festa in famiglia. Le telecamere di sorveglianza di un ristorante in cui Cavallari stava pranzando con i parenti dopo la discussione della tesi lo hanno ripreso mentre usava un telefonino. Gli investigatori, attraverso l'analisi delle immagini, sono riusciti a identificare l'apparecchio e intercettarne il numero. Da lì hanno seguito i movimenti del latitante, tracciandone lo spostamento da Bolognaa fino a Barcellona, per poi arrivare all'albergo della Costa Brava dove è stato bloccato. Ma il telefonino non è stato l’unico errore fatale. Fondamentale per la sua localizzazione è stata anche la pista del denaro. Durante la latitanza Cavallari ha utilizzato una carta di credito intestata a una donna, dove erano stati depositati migliaia di euro. I pagamenti hanno permesso agli investigatori di restringere il campo. Al momento dell’arresto, Cavallari era in possesso del cosiddetto “kit del fuggiasco”: documenti falsi, soldi falsi (almeno 800 euro in banconote da 20 euro contraffatte) e la carta di credito usata per tutte le spese. Elementi che confermano l’ipotesi, ora al vaglio degli inquirenti, di una rete di fiancheggiatori che avrebbe supportato l’evasione e la fuga all’estero. Non è escluso che alcuni complici possano essere stati conosciuti durante la detenzione alla Dozza. L’attenzione delle autorità è ora rivolta proprio a identificare e rintracciare questi possibili complici. Attendendo anche il ritorno in Italia, che avverrà tra pochi giorni.