17 NOVEMBRE 2023

14:50

NOTIZIA DI CRONACA

DI

2295 visualizzazioni


17 NOVEMBRE 2023 - 14:50


NOTIZIA DI CRONACA

DI

2295 visualizzazioni



RIMINI: Buttafuori uccise pompiere, Procura chiede giudizio immediato

Uccise a pugni, secondo l'accusa, un vigile del fuoco davanti alla discoteca Frontemare di Miramare, dove lavorava come buttafuori. A cinque mesi dei fatti, il sostituto procuratore Davide Ercolani ne ha chiesto il giudizio immediato. Klajdi Mjeshtri, 28 anni, di origine albanese, difeso dagli avvocati Massimiliano Orrù e Piero Ippoliti del Foro di Rimini è detenuto in carcere a Rimini dal 12 giugno, giorno della morte, sopraggiunta in ospedale, di Giuseppe Tucci, 34 anni, vigile del fuoco all'aeroporto di Rimini. Tucci, originario di Foggia e padre di un bimbo, morì dopo ore di agonia successive al pestaggio avvenuto nei pressi della discoteca e originato da uno screzio su una ragazza. Due le aggravanti contestate dalla Procura: la prima è la minorata difesa della vittima decisamente meno prestante fisicamente del buttafuori; inoltre in base alla ricostruzione fatta dalla Squadra mobile intervenuta sul posto, Tucci era trattenuto da due addetti alla sicurezza che lo stavano allontanando dal locale quando Mjeshtri aveva iniziato a colpirlo.    

Il pm Ercolani ha anche contestato una seconda aggravante che è quella dell'abuso di prestazione d'opera perché Mjeshtri aveva agito in qualità di addetto alla sicurezza del Frontemare. Secondo quanto sostenuto da Mjeshtri, durante l'interrogatorio di garanzia davanti al gip, il pompiere lo aveva fortemente provocato infastidendo la fidanzata e poi con minacce e insulti. Dopo i fatti, inoltre, ha raccontato di non essere scappato ma di essere rimasto sul posto ad attendere il 118 e di essere andato in ospedale ad accertarsi delle condizioni di Tucci. Il vigile del fuoco, che lascia i genitori, una compagna e un figlio adolescente, difesi dall'avvocato Marco Ferri,  sarebbe stato colpito più volte con calci e pugni ed è morto il giorno seguente il pestaggio.
 




ALTRE NOTIZIE DI CRONACA

BOLOGNA: Maltempo, la stima di Lepore, "5 milioni di danni"

Da una prima stima, i danni causati dall'ondata di maltempo che si è abbattuta su Bologna e sulla città metropolitana ammonta a "circa 5 milioni di euro, non sono pochi e non sono una cifra molto dissimile a quella che abbiamo dovuto stanziare già con somme urgenze nelle alluvioni del 2023 e del 2024". A dirlo è il sindaco di Bologna e della città metropolitana, Matteo Lepore, incontrando i medi in Comune per fare il punto della situazione passata l'emergenza. Il conteggio dei danni, poi, nelle alluvioni di maggio 2023 e dell'autunno 2024 è aumentato in maniera esponenziale", spiega Lepore, che non esclude che anche questa volta il conto dei lavori di ripristino possa salire ulteriormente, "soprattutto per le frane e gli smottamenti" da mettere in sicurezza. A Bologna preoccupa soprattutto la "situazione in via dei Colli, strada chiusa per via delle frane", mentre nella città metropolitana sono 31 le strade provinciali danneggiate in maniera più o meno grave. "Dopo 72 ore di allerta rossa - prosegue - oggi siamo in allerta arancione e domani saremo in allerta gialla", spiegando che "il Centro operativo comunale resterà aperto anche nella giornata di oggi", dopo essere stato riattivato appena è scattata l'allerta rossa.