2 OTTOBRE 2023

11:20

NOTIZIA DI CRONACA

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2 OTTOBRE 2023 - 11:20


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RIMINI: Due 12enni adescate e molestate mentre vanno a scuola

Due ragazzine di 12 anni sono state adescate a Rimini, mentre andavano a scuola venerdì scorso intorno alle 7.30. I genitori hanno presentato una denuncia in polizia e la scuola ha informato tutti i coordinatori di classe e i ragazzi sui comportamenti prudenti da adottare. Altri episodi sarebbero accaduti anche nei pressi di un centro sportivo, vicino all'istituto scolastico. Al momento gli inquirenti stanno seguendo le segnalazioni dettagliate degli studenti, uno di questi avrebbe anche fotografato l'auto dello sconosciuto, e potrebbero aver individuato l'adescatore. Il sostituto procuratore Davide Ercolani ha aperto un fascicolo di indagine e disposto una perquisizione a carico di un indagato. L'allarme è scattato venerdì mattina quando un uomo dall'apparente età di trent'anni con la scusa di una foto su Instagram, avrebbe molestato le due 12enni mentre andavano a scuola a piedi. Stando alle denunce, gli episodi sarebbero due e distinti. L'uomo prima avrebbe tentato con una delle due ragazzine, chiedendole di salire nella propria auto per fare delle foto alle scarpe. E poi, al rifiuto di questa, dopo qualche minuto, si sarebbe rivolta all'altra che stava sopraggiungendo sempre sulla via delle scuole Bertola a Rimini. La seconda ragazzina adescata avrebbe accettato di salire in auto, si sarebbe lasciata fotografare le scarpe e i piedi. Poi la ragazzina ha aperto la portiera ed è scappata, correndo a scuola spaventata. "Le due ragazze appena arrivate a scuola hanno raccontato tutto al personale che accoglie i ragazzi - spiega la preside Lorella Camporesi - La vicepreside ha quindi chiamato i genitori delle due ragazzine che hanno sporto denuncia. Come scuola abbiamo quindi deciso di avvisare i coordinatori di classe affinché informassero i ragazzi sui comportamenti prudenti da adottare in certi frangenti. Le informazioni si sono poi diffuse sulle chat dei genitori". "Non dobbiamo esasperare gli animi - ha aggiunto la preside - non sottovalutare i pericoli, ma nemmeno creare mostri".




ALTRE NOTIZIE DI CRONACA

RIMINI: Omicidio Pierina, l'esito dell'autopsia, "il killer è alto"

L'assassino di Pierina Paganelli è una persona alta. A questa conclusione è arrivata la consulenza della dottoressa Loredana Buscemi a cui il sostituto procuratore Daniele Paci ha affidato l'autopsia sul corpo della 78enne riminese uccisa il 3 ottobre con 29 coltellate. Il killer quindi è probabilmente una persona più alta della vittima e di almeno un metro e ottanta. Il tema dell'altezza del killer è ampiamente descritto nella relazione medico legale che a breve sarà depositata agli atti.   Nel documento saranno precisati anche i colpi di fendente che approssimativamente attualmente vengono conteggiati in 29, tra lievi e più profondi. Saranno anche precisati quali colpi sono stati fatali per la donna, raggiunta in rapida successione da un numero molto alto di colpi al torace sferrati con un coltello dalla lama di 15 centimetri. I termini per depositare la relazione scadono la prossima settimana. L'indagine della squadra mobile di Rimini ha attenzionato fino ad oggi quattro persone, la nuora di Pierina, Manuela, e il fratello Loris Bianchi; la coppia di vicini di casa Louis Dassilva e Valeria Bartolucci, marito e moglie. L'uomo è considerato un'amicizia sentimentale della nuora Manuela. Negli ultimi giorni la squadra mobile di Rimini è tornata nel garage del condominio di via del Ciclamino, dove Pierina è stata trovata cadavere, e nelle vicinanze della farmacia del quartiere. Le telecamere e le presunte riprese del killer dopo la morte della pensionata, intorno quindi alle 22.20, sono al vaglio degli inquirenti. Oggi gli avvocati Marco e Monica Lunedei, difensori della famiglia della vittima, hanno fatto sapere di aver depositato in Procura ulteriori nomine a integrazione del numero delle partio ffese (il fratello e le sorelle di Pierina, genero e nipoti). "Diamo atto dell'importantissimo sforzo investigativo compiuto dal magistrato e dalla Polizia Giudiziaria - scrivono -, che potrebbe non essere stato percepito dai non addetti ai lavori. Confidiamo che gli ultimi sviluppi, assieme alle indagini ripetute sul luogo del delitto ed ai risultati delle prove scientifiche, che si attendono a breve, possano fare definitivamente luce su questa intricata vicenda".