21 AGOSTO 2017

11:14

NOTIZIA DI CRONACA

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21 AGOSTO 2017 - 11:14


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RIMINI: Magrebino accoltellato e chiuso in uno stabile, lo salva la polizia, è grave | VIDEO

Accoltellato e poi rinchiuso a chiave in uno stabile abbandonato. Ancora molto da capire sulla vicenda che ha visto, nella tarda mattinata di domenica, il ritrovamento di un nordafricano ferito all'addome da un taglio di lama. A dare l’allarme, verso le 12,30, è stata una giovane misteriosa, che ha raccontato di aver sentito dei lamenti provenire da uno  stabile situato lungo via Ugo Bassi. La giovane, però, è sparita prima del’arrivo dei soccorritori. Il sospetto è che lei possa essere coinvolta in qualche modo nella vicenda. Il personale del 118 giunto sul posto ha dovuto ricorrere ai poliziotti di una Volante per poter entrare dentro la struttura visto che la porta era stata chiusa dall’esterno con catena e lucchetto. Gli agenti vs hanno sfondato la porta e, una volta dentro,  hanno trovato, disteso sul pavimento, un uomo ferito da una coltellata all’addome. Sul posto è intervenuto anche il personale della Scientifica per repertare quanto trovato. Dalle prime ipotesi, non si esclude che all'interno dello stabile vi fossero i due nordafricani che hanno iniziato a litigare per questioni legate agli stupefacenti. Il ferito, è stato stabilizzato e trasportato d’urgenza all’Infermi dove è stato sottoposto a un doppio intervento chirurgico. Prima di entrare in sala operatoria, visto che con aveva documenti con sé,  ha detto di essere un cittadino tunisino, domiciliato nel riminese. Attualmente, è  ricoverato nel reparto di terapia intensiva in prognosi riservata, anche se non sarebbe in immediato pericolo di vita. Alla domanda diretta: “Chi e stato?” avrebbe però risposto: Un amico”. Per poterlo interrogare e fare luce sulla vicenda gli inquirenti, però,  dovranno attendere che le sue condizioni di salute migliorino. 

(Foto e video Adriapress)




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EMILIA-ROMAGNA: Un’alleanza contro gli affitti in nero degli studenti, recuperati quasi 3 mln

Una task force che unisce Guardia di Finanza, Agenzia delle Entrate, Regione e Università, per contrastare in Emilia-Romagna il fenomeno delle locazioni in nero degli studenti universitari: una strategia che ha già permesso di recuperare redditi per oltre 2,8 milioni di euro. Guardia di Finanza, Agenzia delle entrate, Regione e Università insieme per la lotta agli affitti in nero a danno degli studenti fuori sede. In pochi mesi sono stati individuati 1.600 proprietari con elevati indici di rischio ed è stata smantellata un'organizzazione di falsi studenti che aveva intascato un milione di fondi nazionali e locali, operazione che ha permesso di revocare finanziamenti per 540.000 euro che andranno agli studenti che ne hanno davvero bisogno. I dati sono stati presentati in conferenza stampa a Bologna. Nei mesi scorsi, le Fiamme gialle hanno inviato a 1.154 studenti dei questionari per acquisire informazioni utili per svolgere gli approfondimenti necessari, ricevendo finora oltre 400 risposte. È stata realizzata anche una ‘Guida affitti’, oltre a un video e una campagna su Instagram, per fornire indicazioni su come utilizzare al meglio agevolazioni per l’affitto spesso poco conosciute. "Per rendere più efficace il nostro agire a contrasto della piaga degli affitti in nero, per snidare i proprietari di immobili e le strutture extra-alberghiere che sfruttano gli studenti, lucrandoci, e per evitare che i contributi previsti per gli studenti soprattutto meno abbienti possano finire nelle tasche sbagliate, abbiamo fatto squadra e i risultati ci stanno dando ragione", ha commentato il comandante regionale della Guardia di Finanza, il Generale Ivano Maccani.