21 APRILE 2016

12:05

NOTIZIA DI CRONACA

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21 APRILE 2016 - 12:05


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ROMAGNA: Deceduta la giovane 22enne vittima dell'incidente sulla Cervese - VIDEO

Non ce l'ha fatta Giulia Manzi, la 22enne di Mercato Saraceno, che lo scorso lunedì mattina è rimasta vittima di un incidente avvenuto sulla Cervese all'altezza di Casemurate nel Forlivese. Secondo una prima ricostruzione di quanto accaduto, le esatte dinamiche sono ancora al vaglio della Polizia Municipale di Forlì,  la giovane, stava  percorrendo la carreggiata in direzione Forlì al volante di una Fiat Punto vecchio  modello, quando, improvvisamente, ha perso il controllo vettura dopo aver urtato un cordolo. Dopo un testacoda la Fiat si è schiantata con la fiancata di una "Renault Clio", con a bordo una coppia di settantenni di Belluno. L'urto è stato violentissimo. Le condizioni della giovane sono subito apparse disperate ai sanitari del 118 accorsi sul luogo dell'incidente. Giulia era stata trasportata con il codice di massima gravità al Trauma Center dell'Ospedale Bufalini di Cesena, ma le sue condizioni non sono migliorate con il passare dei giorni. Ieri mattina è stata accertata la morte cerebrale e dopo sei ore, attorno alle 17,30 è arrivata l’ufficialità del decesso.  Una tragedia che ha lasciato sgomenti gli amici e i familiari. Giulia lascia la mamma Michela, responsabile della cucina al Caps di Cesena, il padre Denis e due fratelli, Lorenzo e Morena, entrambi studenti alle scuole medie. I funerali della giovane non sono ancora stati fissati.

 

 




ALTRE NOTIZIE DI CRONACA

BOLOGNA: Precari dell’università in assemblea contro la riforma Bernini | VIDEO

Centinaia di precari del mondo accademico da tutta Italia, fra ricercatori, dottorandi, docenti, personale amministrativo e studenti, si sono ritrovati a Bologna per una due giorni di assemblee e tavoli di lavoro, contro la riforma Bernini. Obiettivo: creare una piattaforma comune di rivendicazioni in vista di una mobilitazione, nei prossimi mesi, in tutto il territorio nazionale Assemblea nazionale della rete delle assemblee precarie di ricercatori, dottorandi, assegnisti, docenti, personale amministrativo e studenti in via Zamboni, a Bologna, contro la riforma Bernini. Centinaia le adesioni da tutta Italia per una due giorni di plenarie e tavoli di lavoro con l’obiettivo di porre le basi per una mobilitazione su larga scala nei prossimi mesi. Nel mirino anche i tagli al fondo di finanziamento ordinario, previsto nella nuova legge bilancio e quantificabile in circa 700 milioni di euro in meno per il biennio 2025-2027. “Le assemblee precarie sono nate in circa 15 città di Italia -spiega Camilla D’Ambroggi, ricercatrice in sociologia all’Unibo e portavoce dell’Assemblea Precaria Bologna – per contrastare una riforma che introduce varie figure contrattuali del pre-ruolo accademico, senza tutele, senza maternità, senza tredicesima, allungando ancora di più il percorso che già oggi dura fino a dieci o quindici anni. Per questo è nata l’esigenza di vedersi tutti insieme in un’assemblea nazionale, con l’obiettivo di costruire una piattaforma comune”. A livello locale, l’auspicio di un maggiore supporto anche da parte del senato accademico dell’Alma Mater.