21 APRILE 2016

12:05

NOTIZIA DI CRONACA

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21 APRILE 2016 - 12:05


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FORLÌ: Maxi-inchiesta GdF, nei guai Massimiliano Boccio - VIDEO

La guardia di finanza di Milano ha eseguito l'arresto, disposto dalla magistratura lombarda, dell'imprenditore bolognese Massimiliano Boccio, per l'ipotesi di reato di associazione a delinquere finalizzata all’abusivo esercizio di attività finanziaria, aggravato dalla transnazionalità. Con Boccio sono complessivamente altre sei le persone coinvolte, in quattro sono finiti in carcere, mentre altri tre sono stati posti agli arresti domiciliari. La notorietà di Boccio è in gran parte legala al basket, prima come giocatore dal fisico notevole, 2 metri e 6 d'altezza, ma dal talento relativo, poi come sponsor della Virtus Bologna con la sua società Caffe maxim, successivamente fallita. Chiusa la parentesi Virtus Boccio si spostò sul basket forlivese, acquisendo il controllo della Fulgor Libertas, nominando presidente della società romagnola l'allora moglie, la rumena Mirela Chirisi e coinvolgendo nell'avventura anche un nome noto come quello dell'ex allenatore Alberto Bucci. Il progetto, dopo affermazioni roboanti, annunci di budget milionari e ambizioni ai massimi livelli, fallì miseramente con l'ingloriosa fine della Fulgor Libertas Forlì, estromessa dal campionato di lega due per insolvenza. Secondo le ipotesi accusatorie emerse dalle indagini il sodalizio di cui fa parte Boccio dal settembre 2014 in poi avrebbe abusivamente agito sul mercato finanziario su due distinti fronti. Da un lato la vendita non autorizzata di obbligazioni JP Morgan per un importo di circa 40 milioni di dollari e dall'altro la commercializzazione, anche in questo caso abusiva, di fideiussioni per circa 30 milioni di euro, ottenendo un illecito profitto stimato in circa 2 milioni di euro




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FORLI’-CESENA: Degrado e aggressioni, espulsi diversi immigrati irregolari

Controlli straordinari della Polizia di Stato nei territori di Forlì e di Cesena nella ultime settimane, mirati al contrasto dell’immigrazione clandestina. Un cittadino marocchino 38enne è stato accompagnato alla frontiera in seguito ad alcune condotte violente, in particolare nella zona della stazione ferroviaria di Cesena. Detenuto in carcere a seguito di un’aggressione risalente al 5 novembre scorso, per la quale il personale del Commissariato di Cesena aveva proceduto al suo arresto, è stato prelevato da personale dell’Ufficio Immigrazione per procedere all’espulsione. L’uomo è stato condotto all’aeroporto di Bologna, dove nel tardo pomeriggio di lunedì è stato imbarcato alla volta del Marocco, raggiungendo il fratello, già rimpatriato questa estate per le stesse motivazioni. Altri due stranieri irregolari sul territorio sono stati accompagnati presso un centro di permanenza rimpatri, in attesa del rilascio dei titoli di viaggio necessari ad imbarcarli su un volo diretto al loro Paese di origine. Un altro è stato rimpatriato in Albania. Due sono stati sottoposti al provvedimento del Questore di trattenimento del passaporto con obbligo di firma, provvedimento che nel lasso di tempo della sua esecuzione permette di organizzare l’accompagnamento coattivo. Un cittadino rumeno, alla luce dei numerosi precedenti penali e di polizia che ne fanno presupporre la pericolosità, è stato destinatario di un provvedimento di espulsione. Quattro cittadini stranieri extracomunitari, privi di permesso di soggiorno, sono stati espulsi con intimazione del Questore a lasciare il territorio nazionale.