FORLÌ: Maxi-inchiesta GdF, nei guai Massimiliano Boccio - VIDEO
La guardia di finanza di Milano ha eseguito l'arresto, disposto dalla magistratura lombarda, dell'imprenditore bolognese Massimiliano Boccio, per l'ipotesi di reato di associazione a delinquere finalizzata all’abusivo esercizio di attività finanziaria, aggravato dalla transnazionalità. Con Boccio sono complessivamente altre sei le persone coinvolte, in quattro sono finiti in carcere, mentre altri tre sono stati posti agli arresti domiciliari. La notorietà di Boccio è in gran parte legala al basket, prima come giocatore dal fisico notevole, 2 metri e 6 d'altezza, ma dal talento relativo, poi come sponsor della Virtus Bologna con la sua società Caffe maxim, successivamente fallita. Chiusa la parentesi Virtus Boccio si spostò sul basket forlivese, acquisendo il controllo della Fulgor Libertas, nominando presidente della società romagnola l'allora moglie, la rumena Mirela Chirisi e coinvolgendo nell'avventura anche un nome noto come quello dell'ex allenatore Alberto Bucci. Il progetto, dopo affermazioni roboanti, annunci di budget milionari e ambizioni ai massimi livelli, fallì miseramente con l'ingloriosa fine della Fulgor Libertas Forlì, estromessa dal campionato di lega due per insolvenza. Secondo le ipotesi accusatorie emerse dalle indagini il sodalizio di cui fa parte Boccio dal settembre 2014 in poi avrebbe abusivamente agito sul mercato finanziario su due distinti fronti. Da un lato la vendita non autorizzata di obbligazioni JP Morgan per un importo di circa 40 milioni di dollari e dall'altro la commercializzazione, anche in questo caso abusiva, di fideiussioni per circa 30 milioni di euro, ottenendo un illecito profitto stimato in circa 2 milioni di euro
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