18 FEBBRAIO 2016

15:23

NOTIZIA DI CRONACA

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18 FEBBRAIO 2016 - 15:23


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FORLÌ: E45, troppi incidenti, la procura chiude le indagini - VIDEO

La procura di Forlì ha notificato l’avviso di fine indagini a cinque tra dirigenti e tecnici dell’Anas. L'indagine riguarda l'E45, la superstrada che detiene il record nazionale per quanto riguarda il dissesto della struttura. La procura forlivese ha analizzato 23 incidenti avvenuti dal 2010 al 2014 che sarebbero imputabili a lavori non effettuati secondo le regole; 153 i veicoli danneggiati. Il reato ipotizzato è ‘attentato alla sicurezza dei trasporti’, che vede ancora indagati 22 professionisti in qualità di rappresentanti di 16 aziende che hanno lavorato sull'E45. Secondo gl'inquirenti, infatti, sarebbero da imputare all’Anas la scarsa qualità dei lavori, i continui rattoppi sull’asfalto, le numerose buche, che fa dell’E45 una strada pericolosa. Pare che dalle indagini sarebbe emerso che i tanti problemi accusati dall'E45 non deriverebbero, come si era ipotizzato all’inizio, nella qualità dei lavori appaltati, ma negli stessi capitolati di gara. Per questo le indagini hanno virato soprattutto sul versante Anas. La posizione delle aziende potrebbe perciò alleggerirsi, e anche di molto. In sostanza, si sta rafforzando l’ipotesi che avessero fatto semplicemente il proprio lavoro. Con materiali scadenti, sì, ma non scelti da loro. Il problema, sempre secondo le ipotesi ufficiose degli inquirenti, sarebbe più in alto, a livello decisionale all'interno di Anas. Dagli uffici di Anas filtra «stupore» e «disponibilità a collaborare con la magistratura». Dal punto di vista dell’azienda, sono state utilizzate tutte le risorse possibili, che negli ultimi anni non sono state copiose, e in caso di necessità l’E45 è stata chiusa proprio per lavori di manutenzione e messa in sicurezza. Resta il fatto che l'E45 è sempre stata afflitta da seri problemi di manutenzione, a cui cerca di porre rimedio anche la regione Emilia-Romagna che per l'ammodernamento del tratto di sua competenza, poco meno di un centinaio di chilometri, ha stanziato circa 350 milioni di euro. 




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FORLI’-CESENA: Degrado e aggressioni, espulsi diversi immigrati irregolari

Controlli straordinari della Polizia di Stato nei territori di Forlì e di Cesena nella ultime settimane, mirati al contrasto dell’immigrazione clandestina. Un cittadino marocchino 38enne è stato accompagnato alla frontiera in seguito ad alcune condotte violente, in particolare nella zona della stazione ferroviaria di Cesena. Detenuto in carcere a seguito di un’aggressione risalente al 5 novembre scorso, per la quale il personale del Commissariato di Cesena aveva proceduto al suo arresto, è stato prelevato da personale dell’Ufficio Immigrazione per procedere all’espulsione. L’uomo è stato condotto all’aeroporto di Bologna, dove nel tardo pomeriggio di lunedì è stato imbarcato alla volta del Marocco, raggiungendo il fratello, già rimpatriato questa estate per le stesse motivazioni. Altri due stranieri irregolari sul territorio sono stati accompagnati presso un centro di permanenza rimpatri, in attesa del rilascio dei titoli di viaggio necessari ad imbarcarli su un volo diretto al loro Paese di origine. Un altro è stato rimpatriato in Albania. Due sono stati sottoposti al provvedimento del Questore di trattenimento del passaporto con obbligo di firma, provvedimento che nel lasso di tempo della sua esecuzione permette di organizzare l’accompagnamento coattivo. Un cittadino rumeno, alla luce dei numerosi precedenti penali e di polizia che ne fanno presupporre la pericolosità, è stato destinatario di un provvedimento di espulsione. Quattro cittadini stranieri extracomunitari, privi di permesso di soggiorno, sono stati espulsi con intimazione del Questore a lasciare il territorio nazionale.