RAVENNA: Litiga col marito e chiama il 112. Scoperto con mezzo kg di marijuana
Un operaio italiano è finito in manette per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti a Ravenna. Una vicenda che ha il sapore di vendetta. Nella notte tra lunedì e martedì 1 dicembre una donna ha chiamato i Carabinieri lamentando un disagio ormai intollerabile relativo alla condizione familiare. Ma non solo. Se l’aria in quella casa era divenuta ormai irrespirabile, evidentemente non doveva essere soltanto a causa dei continui litigi. La donna ha raccontato ai militari che quando si è recata nel garage della propria abitazione, ha avvertito un odore forte, “nauseabondo”. La scoperta è stata incredibile: tra alcuni scatoloni c'era un involucro contenente alcune dosi di marijuana. Su tutte le furie, la donna è corsa dall’uomo e ne è ovviamente scaturita una lite accesa. Una volta intervenuti i Carabinieri di Ravenna, l’uomo infatti, ha confessato ai militari di far uso occasionalmente di sostanze stupefacenti, in questo caso marijuana, confermando che l’involucro rinvenuto dalla moglie fosse effettivamente il suo; tuttavia, un atteggiamento così collaborativo e remissivo, era mirato a celare ben altro. Insospettiti, gli uomini dell'arma hanno chiesto l'aiuto di due unità cinofile della Guardia di Finanza di Ravenna. La collaborazione tra le due forze di polizia ha portato ad un ottimo risultato: i cani, dopo aver seguito le tracce per tutta l’abitazione, si sono diretti verso il giardino. Proprio lì, occultato sotto terra, è stato rinvenuto un grande quantitativo di droga, sempre marijuana; lo stupefacente veniva appositamente custodito lontano dall’abitazione, proprio per sfruttare l’ambiguità del luogo di detenzione. La droga, mezzo chilogrammo per un valore stimato di 5.000€, è stata sequestrata e verrà distrutta, dopo tutti gli esami tecnici per accertare che lo stupefacente appartenga alla stessa partita.
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