2 NOVEMBRE 2015

17:23

NOTIZIA DI CRONACA

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2 NOVEMBRE 2015 - 17:23


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RIMINI: Bimbo di 9 anni mostra porno in classe, padre indagato

Bimbo di 9 anni fa vedere ai compagni di scuola alcuni video a sfondo sessuale e il padre finisce indagato: è successo in una classe di una scuola elementare del Riminese, dove il bambino durante la ricreazione ha mostrato ad alcuni amichetti video porno scaricati dal computer del genitore. In uno di questi si vedrebbe anche il padre in atteggiamenti sessuali. La segnalazione alla polizia e poi alla procura della repubblica è partita dalla scuola. La magistratura ha aperto un fascicolo d'indagine a carico del genitore sulla base dell'articolo 609 sulla corruzione dei minori. La squadra Mobile in corso di indagine (vi sarebbe anche un'ipotesi di maltrattamento in famiglia) ha eseguito una perquisizione a casa del padre e ha sequestrato il computer e il telefonino del genitore, per cercare di capire come il minore sia riuscito a copiare i video su un dispositivo che ha poi portato in classe.




ALTRE NOTIZIE DI CRONACA

BOLOGNA: 19enne morto, i due arrestati in silenzio con il Gip

Durante l'interrogatorio di garanzia con il Gip di Bologna, collegati da remoto dal carcere di Modena dove sono reclusi, si sono avvalsi della facoltà di non rispondere Badreddine Krimi, 31enne di origine tunisina, e suo cognato Charlie Sarcinelli, 29enne, arrestati il 16 maggio per la morte del cuoco 19enne Eddine Bader Essefi, anche lui tunisino. Entrambi rispondono di omicidio preterintenzionale aggravato dai futili motivi. Secondo i carabinieri del nucleo investigativo i due avrebbero aggredito il 19enne con calci, pugni, ginocchiate al volto e probabilmente anche con un oggetto contundente, la sera del 25 aprile. Fatali per il giovane, in base ai primi risultati dell'autopsia, sarebbero state le conseguenze di una emorragia interna a seguito di un trauma fra testa e collo. La lite sarebbe iniziata dalla richiesta della vittima di lasciare in pace altri giovani ai quali Badreddine Krimi, secondo quanto riassume il Gip nell'ordinanza di custodia cautelare, aveva "provocatoriamente" offerto del denaro. "Il mio assistito si è avvalso della facoltà di non rispondere - ha spiegato l'avvocato Roberto D'Errico, che difende Sarcinelli - però presenteremo a breve una dichiarazione spontanea per iscritto, che abbiamo già anticipato al giudice, dove respinge l'addebito". Il legale sta inoltre valutando se presentare istanza per chiedere di alleviare la misura cautelare.