2 NOVEMBRE 2015

16:53

NOTIZIA DI CRONACA

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2 NOVEMBRE 2015 - 16:53


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IMOLA: Volano mattarelli, due fratelli litigano per una donna, feriti

I Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile di Imola hanno arrestato un 34enne, originario di Napoli, per danneggiamento aggravato e porto abusivo di arma impropria. Alle ore 15:00 di ieri, la Centrale Operativa del 112 è stata informata che in via Benedetto Croce vi erano due uomini che si stavano picchiando. I Carabinieri si sono diretti sul posto e mentre stavano arrivando hanno visto un uomo gettare un mattarello di legno dentro a un cespuglio e un altro che si stava lamentando dal dolore a causa di alcune ferite che aveva sul volto. Ricostruita la dinamica dei fatti, è emerso che poco prima dell’arrivo dei militari, il soggetto “armato” di mattarello, poi identificato nel 34enne, aveva avuto una discussione con il fratello maggiore, 42enne, residente nel ravennate, che era giunto a Imola per aiutare la cognata a riprendersi le sue cose da un appartamento situato in via Benedetto Croce nel quale aveva vissuto con il 34enne fino a quando non aveva deciso di interrompere la relazione sentimentale. I due fratelli non sono stati capaci di risolvere bonariamente la situazione e dopo essersi presi a pugni, il 34enne, è salito in casa, ha preso un mattarello di legno e quando è sceso ha distrutto il lunotto posteriore della Fiat Punto che il fratello aveva parcheggiato nelle vicinanze. Sul posto, oltre al mattarello, è stato rinvenuto e sequestrato un grosso coltello da cucina, ma non è stato ancora chiarito se l’utensile sia stato portato in strada da uno dei due fratelli o appartenga a un soggetto ignoto alla vicenda. Sia il 34enne che il 42enne sono dovuti ricorrere alle cure mediche dei sanitari del Pronto Soccorso di Imola. L’arrestato ha riportato 20 giorni di prognosi: “Frattura del naso, trauma rachide del cervicale e spalla destra”, mentre il 42enne se l’è “cavata” con 4 giorni: “Trauma facciale destro e abrasioni facciata destra”. Il 34enne, gravato da precedenti di polizia, è stato tradotto questa mattina nelle aule giudiziarie del Tribunale di Bologna per l’udienza di convalida dell’arresto.




ALTRE NOTIZIE DI CRONACA

BOLOGNA: 19enne morto, i due arrestati in silenzio con il Gip

Durante l'interrogatorio di garanzia con il Gip di Bologna, collegati da remoto dal carcere di Modena dove sono reclusi, si sono avvalsi della facoltà di non rispondere Badreddine Krimi, 31enne di origine tunisina, e suo cognato Charlie Sarcinelli, 29enne, arrestati il 16 maggio per la morte del cuoco 19enne Eddine Bader Essefi, anche lui tunisino. Entrambi rispondono di omicidio preterintenzionale aggravato dai futili motivi. Secondo i carabinieri del nucleo investigativo i due avrebbero aggredito il 19enne con calci, pugni, ginocchiate al volto e probabilmente anche con un oggetto contundente, la sera del 25 aprile. Fatali per il giovane, in base ai primi risultati dell'autopsia, sarebbero state le conseguenze di una emorragia interna a seguito di un trauma fra testa e collo. La lite sarebbe iniziata dalla richiesta della vittima di lasciare in pace altri giovani ai quali Badreddine Krimi, secondo quanto riassume il Gip nell'ordinanza di custodia cautelare, aveva "provocatoriamente" offerto del denaro. "Il mio assistito si è avvalso della facoltà di non rispondere - ha spiegato l'avvocato Roberto D'Errico, che difende Sarcinelli - però presenteremo a breve una dichiarazione spontanea per iscritto, che abbiamo già anticipato al giudice, dove respinge l'addebito". Il legale sta inoltre valutando se presentare istanza per chiedere di alleviare la misura cautelare.