1 NOVEMBRE 2015

12:23

NOTIZIA DI CRONACA

DI

1508 visualizzazioni


1 NOVEMBRE 2015 - 12:23


NOTIZIA DI CRONACA

DI

1508 visualizzazioni



RIMINI: Rubano il portafogli mentre fanno l'elemosina, arrestate due "rom"

Era mezzogiorno di ieri quando un equipaggio delle Volanti della Questura di Rimini è intervenuta nel centro storico per sventare un rapina, arrestando due donne. I poliziotti impegnati nel dispositivo predisposto dalla Questura di Rimini per il controllo del centro storico finalizzato al contrasto dei reati predatori, in particolare, hanno notato una situazione “strana” e sospetta: una coppia di turisti che discuteva animatamente con un due donne, delle quali una in stato di gravidanza. Intervenuti sul posto, i poliziotti hanno svolto tutti i necessari accertamenti e raccolto le dichiarazioni dei presenti al fine di verificare quanto stesse accadendo. E l’intervento ha consentito di sventare una rapina in corso che le due donne stavano commettendo nei confronti della coppia di turisti. Dalle dichiarazioni acquisite è emerso che i due turisti, mentre passeggiavano nel centro storico, hanno notato una giovane donna in stato di gravidanza che si è avvicinata loro. La donna a un certo punto ha chiesto l'elemosina all'uomo porgendogli una mano e avvicinandosi a tal punto da riuscire a infilare l'altra mano nella tasca anteriore sinistra del pantalone del malcapitato. L’uomo però accorgendosi della mossa della donna ha tentato di allontanare quella donna, la quale  per  tutta risposta ha reagito minacciandolo pesantemente, spintonandolo e colpendolo con un calcio alla schiena e con diversi pugni sulla testa. L’imprevista reazione dell’uomo inoltre ha determinato anche l'intervento e la reazione di un 'altra donna più anziana che stava seguendo la scena in disparte,  come "palo".  Neanche l’intervento di un passante ha fatto cessare le due donne, che anzi hanno continuato in maniera sempre più aggressiva a percuotere l’uomo. Terminati gli accertamenti, le due donne sono state quindi accompagnate presso gli uffici della Questura, dove sono state arrestate per tentata rapina aggravata impropria, reato per il quale saranno giudicate in mattinata con rito direttissimo.




ALTRE NOTIZIE DI CRONACA

BOLOGNA: 19enne morto, i due arrestati in silenzio con il Gip

Durante l'interrogatorio di garanzia con il Gip di Bologna, collegati da remoto dal carcere di Modena dove sono reclusi, si sono avvalsi della facoltà di non rispondere Badreddine Krimi, 31enne di origine tunisina, e suo cognato Charlie Sarcinelli, 29enne, arrestati il 16 maggio per la morte del cuoco 19enne Eddine Bader Essefi, anche lui tunisino. Entrambi rispondono di omicidio preterintenzionale aggravato dai futili motivi. Secondo i carabinieri del nucleo investigativo i due avrebbero aggredito il 19enne con calci, pugni, ginocchiate al volto e probabilmente anche con un oggetto contundente, la sera del 25 aprile. Fatali per il giovane, in base ai primi risultati dell'autopsia, sarebbero state le conseguenze di una emorragia interna a seguito di un trauma fra testa e collo. La lite sarebbe iniziata dalla richiesta della vittima di lasciare in pace altri giovani ai quali Badreddine Krimi, secondo quanto riassume il Gip nell'ordinanza di custodia cautelare, aveva "provocatoriamente" offerto del denaro. "Il mio assistito si è avvalso della facoltà di non rispondere - ha spiegato l'avvocato Roberto D'Errico, che difende Sarcinelli - però presenteremo a breve una dichiarazione spontanea per iscritto, che abbiamo già anticipato al giudice, dove respinge l'addebito". Il legale sta inoltre valutando se presentare istanza per chiedere di alleviare la misura cautelare.