31 OTTOBRE 2015

13:09

NOTIZIA DI CRONACA

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31 OTTOBRE 2015 - 13:09


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ROMAGNA: Abuso d'ufficio, la Procura indaga su dirigenti AUSL

La procura di Ravenna ha chiuso le indagini su quattro dirigenti sanitari accusati di abuso d'ufficio in concorso, legato a incarichi professionali dati a tre medici. Si tratta di due ex direttori generali dell'area vasta, Tiziano Carradori e Andrea Des Dorides, e di due direttori del comparto ravennate, Riccardo Varliero e Alberto Minarid, accusati, a vario titolo, di aver intenzionalmente procurato ai tre medici un ingiusto vantaggio patrimoniale, violando una legge del 2001. Secondo quanto contestato dal pm Angela Scorza, tutto nasce dalla possibilità di lavoro offerta nel reparto di cure primarie di Ravenna a tre medici inizialmente inseriti con un contratto libero professionale di un anno e poi, almeno in un caso, confermati con proroga. Incarichi definiti illegittimi dall'accusa, decisi a beneficio di medici appena specializzati e quindi con un'esperienza professionale ritenuta inferiore a quella di un altro medico che già nel 2003 aveva presentato domanda di trasferimento dalle cure primarie di Faenza a quelle di Ravenna, e che l'aveva rinnovata ogni anno. Intanto la AUSL Unica romagnola, in una nota, conferma la piena fiducia nell’operato della Magistratura alla quale assicura la massima collaborazione. "Qualora" - si legge nella nota-  "nel prosieguo dell’inchiesta dovessero emergere responsabilità, l’Azienda intraprenderà, come di consueto, tutti i necessari provvedimenti".




ALTRE NOTIZIE DI CRONACA

EMILIA-ROMAGNA: Un’alleanza contro gli affitti in nero degli studenti, recuperati quasi 3 mln

Una task force che unisce Guardia di Finanza, Agenzia delle Entrate, Regione e Università, per contrastare in Emilia-Romagna il fenomeno delle locazioni in nero degli studenti universitari: una strategia che ha già permesso di recuperare redditi per oltre 2,8 milioni di euro. Guardia di Finanza, Agenzia delle entrate, Regione e Università insieme per la lotta agli affitti in nero a danno degli studenti fuori sede. In pochi mesi sono stati individuati 1.600 proprietari con elevati indici di rischio ed è stata smantellata un'organizzazione di falsi studenti che aveva intascato un milione di fondi nazionali e locali, operazione che ha permesso di revocare finanziamenti per 540.000 euro che andranno agli studenti che ne hanno davvero bisogno. I dati sono stati presentati in conferenza stampa a Bologna. Nei mesi scorsi, le Fiamme gialle hanno inviato a 1.154 studenti dei questionari per acquisire informazioni utili per svolgere gli approfondimenti necessari, ricevendo finora oltre 400 risposte. È stata realizzata anche una ‘Guida affitti’, oltre a un video e una campagna su Instagram, per fornire indicazioni su come utilizzare al meglio agevolazioni per l’affitto spesso poco conosciute. "Per rendere più efficace il nostro agire a contrasto della piaga degli affitti in nero, per snidare i proprietari di immobili e le strutture extra-alberghiere che sfruttano gli studenti, lucrandoci, e per evitare che i contributi previsti per gli studenti soprattutto meno abbienti possano finire nelle tasche sbagliate, abbiamo fatto squadra e i risultati ci stanno dando ragione", ha commentato il comandante regionale della Guardia di Finanza, il Generale Ivano Maccani.