Cesena

Thumbnail ROMAGNA: Sistema Produttivo Culturale in crescita | VIDEO

ROMAGNA: Sistema Produttivo Culturale in crescita | VIDEO

ATTUALITÀ - La cultura e la creatività svolgono un ruolo chiave nello sviluppo economico e sociale della Romagna.  Nel 2023, le province di Forlì-Cesena e Rimini hanno ospitato complessivamente 3.810 imprese del settore “core cultura”, con un incremento dell'1,4% rispetto al 2022, superando la crescita regionale (+0,9%) ma inferiore a quella nazionale (+3,1%).  Sono i dati elaborati dall’osservatorio economico della Camera di Commercio della Romagna. “La Cultura e la bellezza in Italia sono i tratti distintivi di società ed economia, e nella loro forte relazione con la manifattura e l'artigianato hanno dato vita ad una delle più forti identità produttive del mondo, il “made in Italy” - commenta Roberto Albonetti, Segretario generale della Camera di commercio della Romagna. Forlì-Cesena conta 1.874 imprese, mentre Rimini ne ospita 1.936. I settori trainanti sono servizi (architettura, design, comunicazione) e produzione culturale replicabile (audiovisivo, software, editoria), con un’importante presenza di arti visive e spettacoli dal vivo. Rimini ha registrato una crescita più marcata (+2,5%), mentre Forlì-Cesena si mantiene stabile (+0,2%). Per quanto riguarda l'occupazione, si contano 19.700 addetti nel Sistema Produttivo Culturale e Creativo (SPCC) della Romagna, con un incremento dell'1,8%. Nello specifico, Forlì-Cesena ha registrato 10.400 occupati (+3,2%) e Rimini 9.300 (+0,3%). Il peso occupazionale del settore si attesta al 5,7%, in linea con i dati regionali e nazionali (5,9%). In termini di ricchezza, il valore aggiunto prodotto dal SPCC è di 1.115 milioni di euro (+5,6%), con Forlì-Cesena che contribuisce con 597 milioni (+6,7%) e Rimini con 518 milioni (+4,4%).

Thumbnail CALCIO: Passo indietro per il Cesena, "Sbagliato l'atteggiamento" | VIDEO

CALCIO: Passo indietro per il Cesena, "Sbagliato l'atteggiamento" | VIDEO

Non ha usato giri di parole Michele Mignani al termine del match perso dal suo Cesena sul campo del Pisa: il tecnico bianconero ha visto una squadra troppo arrendevole al cospetto dei toscani. "Non è stata una prestazione degna del valore di questo club".

Thumbnail CALCIO: Cesena mai così in difficoltà, il Pisa domina e vince | VIDEO

CALCIO: Cesena mai così in difficoltà, il Pisa domina e vince | VIDEO

Per la prima volta bocciato. Senza appello. E su tutta la linea. La terza sconfitta stagionale del Cesena è ben diversa dalle altre due. Se contro Sassuolo e Spezia il Cavalluccio era uscito dal campo con un abbondante carico di applausi e soprattutto di rimpianti, il 3-1 che esce sulla ruota di Pisa fotografa fedelmente una partita che il Cesena perde meritatamente, pagando a caro prezzo un primo tempo negativo e i soliti due nei che all'Arena Garibaldi fanno tutta la differenza del mondo: le imbucate centrali e le palle inattive. E dire che la partita contro la capolista comincia pure bene: Ciofi trova Shpendi, che anzichè servire Kargbo liberissimo a centroarea, calcia in diagonale trovando il piedone di Semper. Al 19', invece, il piedone lo mette Pisseri, che salva il Cesena sul tocco sporco di Arena. Ma, come diceva una vecchia pubblicità, sempre un po' di più, Arena ti dà. Minuto 23: l'ex Gubbio manda in porta Lind, che brucia Ceesay e batte Pisseri, tradito anche da una sfortunata deviazione di Mangraviti. L'1-0 indirizza la partita, che diventa un monologo pisano. Al 37' altra crepa centrale: Arena questa volta trova Piccinini, murato da un miracoloso Pisseri. Ma sul calcio d'angolo il Cesena è per l'ennesima volta morbido e recidivo: nessuno riesce ad allontanare il pallone, Pisseri mette la prolunga, ma Canestrelli fa 2-0 bruciando tutti. Nel secondo tempo Mignani sceglie Donnarumma per Celia, ma proprio l'ex Cittadella è lo sfortunato protagonista dell'autorete che chiude a chiave la partita. Sul cross innocuo di Tourè, Donnarumma la sfiora, la palla sbatte sul palo ed entra. Tre a zero. Il Cesena ci prova con Berti e Tavsan, poi tocca anche a Van Hooijdonk, ma il copione non cambia mai. Al 69' Berti alza troppo da fuori, mentre al 76' il Cavalluccio accorcia con il Pisa già in doccia: colpo di testa di Mangraviti, parata difettosa di Semper e tocco rapinoso di Prestia da due passi. Partita riaperta? Neanche per sogno. All'Arena Garibaldi finisce 3-1 e per la prima volta, sul pullman di ritorno, non c'è spazio per alcun rimpianto.


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