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Thumbnail TENNIS: Gli Australian Open restano tabù per Bolelli-Vavassori, è ko in finale

TENNIS: Gli Australian Open restano tabù per Bolelli-Vavassori, è ko in finale

Non è riuscita l'impresa a Simone Bolelli ed Andrea Vavassori nella finale di doppio degli Australian Open: proprio come era capitato nell'edizione 2024, la coppia bolognese-torinese ha dovuto alzare bandiera bianca in tre set, con il finlandese Heliovaara e il britannico Patten che si sono aggiudicati l'incontro col punteggio di 6-7, 7-6, 6-3, dopo oltre tre ore di lotta intensa. Gli azzurri partono forte, vincendo un primo set maratona grazie a un incredibile tie-break durato 25 minuti  e chiuso sul 18-16. Nel secondo set, dopo un equilibrio serrato, la coppia Heliovaara-Patten pareggia i conti con un altro tie-break, chiuso questa volta sul 7-5. Nel set decisivo, Bolelli e Vavassori cedono un break iniziale e non riescono più a recuperare, permettendo agli avversari di chiudere senza troppi affanni e conquistare il titolo.

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BOLOGNA: Inaugurazione anno giudiziario, protesta contro la separazione delle carriere

Anche a Bologna i magistrati hanno protestato, in occasione dell’inaugurazione dell’anno giudiziario della Corte d’Appello, contro la riforma che prevede la separazione delle carriere. Critici anche il presidente dell’assise e il procuratore generale Protesta delle toghe contro la riforma costituzionale che prevede la separazione delle carriere, fuori dalla cerimonia di inaugurazione dell’anno giudiziario della corte d’appello anche a Bologna. Prima presidio in circa 150 con Costituzione tra le mani, cartelli e coccarde tricolore, poi l’abbandono della sala al momento dell’intervento del rappresentante del ministero, Davide Galli. Per l’Anm si tratta di una riforma “punitiva” e che “indebolirà la magistratura e il suo autogoverno”. “Secondo noi altera gli equilibri democratici previsti dal costituente, prevediamo anche uno sciopero il 27 febbraio” annuncia Eleonora Pirillo, presidente regionale dell’associazione dei magistrati. Il procuratore generale Paolo Fortuna la definisce “inutile”, esortando il ministro Nordio a puntare “sui veri problemi per i cittadini”, dai tempi della giustizia alla carenza di personale. “Evitare sovrapposizione di riforme continue” l’appello del presidente della corte nella sua relazione. Calano le pendenze ma ci sono problemi d’organico anche nella relazione del procuratore generale. Nell’ultimo anno, 308 i reati iscritti per “codice rosso”, in lieve calo, ma coi reati di violenza di genere che salgono dell’11%. Aumentano anche i reati contro il patrimonio, quelli da parte di minori e per omicidio colposo sul lavoro: 38 i procedimenti in regione e 42 vittime, 26 l’anno precedente. “C’è l’attesa che il ministero svolta finalmente la sua funzione di supporto all’attività giudiziaria -commenta il presidente Giuseppe De Rosa -. A Bologna abbiamo anche gravi problemi di edilizia giudiziaria ma nonostante questo lo smaltimento dell’arretrato procede come previsto. Occorrono però necessariamente da un lato un’idea di organizzazione che per il momento non vedo e investimenti adeguati dall’altro”.


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