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FERRARA: La denuncia di Aser, "il procuratore della repubblica rifiuta di incontrarci"

“Il procuratore della repubblica presso il tribunale di Ferrara si rifiuta di incontrare i giornalisti. Il tema dell’incontro chiesto dai giornalisti di Aser (l’Assostampa dell’Emilia-Romagna) e di Asf, l’Associazione stampa di Ferrara (sezione provinciale di Aser) è quello della comunicazione e del rapporto con i giornalisti. In sintesi, della democrazia”. Così l’Aser in una nota. “Nella serata dell’1 settembre, un uomo è stato ucciso a bottigliate in un bar di Ferrara. La notizia – ricorda il sindacato dei giornalisti - è iniziata a circolare sui siti nella prima mattina di sabato 2, con già il nome e la foto della vittima, le foto del locale e il nome dello stesso. Nell’intera giornata, nonostante le continue richieste dei colleghi di carta stampata, tv e web, da forze dell’ordine (carabinieri in questo caso) e Procura non è arrivata nessuna nota stampa o ricostruzione ufficiale dell’accaduto, men che meno il nome della vittima. Cosa del tutto paradossale, la nota stampa di carabinieri e Procura è arrivata solamente alle 12.48 di domenica 3 settembre dove si avvisava che, testuale, era morto un uomo in un bar del centro cittadino. Da qui – viene sottolineato - la richiesta di incontro che il procuratore non ha concesso, osservando che la questione è già regolata da norme regolamentari. Aser e Asf hanno replicato sottolineando di non riuscire a comprendere il rifiuto da parte di un organo di uno stato democratico ad incontrare, per un sereno e franco colloquio, i rappresentanti di una associazione che ha come primo scopo statutario quello di ‘difendere la libertà di stampa, fondamento e presidio nelle democrazie moderne di ogni libertà e di ogni progresso civile’”.

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BOLOGNA: Maxi indagine anti-droga dopo morte per overdose, 19 persone indagate | VIDEO

Un’operazione dei carabinieri di San Lazzaro di Savena partita nel 2019, dopo il decesso per overdose di Viola Minguzzi e che si è conclusa con 19 persone sotto indagine tra l’Emilia Romagna e la Toscana. Un intreccio criminale di spaccio e rifornimento di droga, dall’appennino Bolognese (a San Benedetto Val di Sambro) sino al quartiere Santa Viola di Bologna. A gestire il traffico in città un 25enne coadiuvato dai genitori e da un ex avvocato, radiato dall’albo e dedito al rifornimento della droga. Durante il sequestro sono state rinvenute due pistole, una rubata in un’abitazione a Ferrara e una scacciacani modificata e oltre 7kg di droga tra hashish, marijuana e cocaina.


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