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Thumbnail BASKET: La Virtus si illude a Monaco, il Bayern la rimonta sul 90-76

BASKET: La Virtus si illude a Monaco, il Bayern la rimonta sul 90-76

La più classica partita dai due volti ha condannato la Virtus alla sconfitta sul campo del Bayern Monaco: per quindici minuti si è vista una sola squadra dominare la scena, quella di coach Banchi che sembrava lanciata verso la vittoria finale con Belinelli a punire ogni errore della difesa teutonica per 22 punti complessivi e Bryant Dunston e Toko Shengelia a metterci anche la prepotenza sotto canestro per battagliare ad armi pari con un autentico totem come il pluricelebrato Serge Ibaka. Il +14 toccato a cinque minuti dalla sirena dell'intervallo prometteva meraviglie ed invece ha solo rappresentato il momento in cui la squadra bianconera ha iniziato a disunirsi, come pubblicamente ammesso dallo stesso coach degli emiliani a fine partita: proprio Ibaka inizia a fare il vuoto sotto canestro completando l'eccellente doppia doppia da 24 e 13, dalla parte della Virtus perdono pericolosamente colpi Cordinier e Mickey, apparsi in debito di ossigeno, e già a metà gara il disavanzo è totalmente cancellato con gli ospiti avanti di appena due lunghezze. Il trend non subisce più variazioni e il Bayern mette progressivamente le mani sulla partita rivoltandola come un calzino, fino a chiudere sul +14. Un incidente di percorso che può capitare in una manifestazione logorante come l'Eurolega anche se la Virtus sarà chiamata presto al riscatto, visto che la prossima settimana offrirà una doppia casalinga sfida particolarmente probante, quella col Barcellona di mercoledì e col Maccabi di venerdì prossimo.

Thumbnail BOLOGNA: Dopo la lotta per l'ex Saga Coffee, in Appennino resta pessimismo

BOLOGNA: Dopo la lotta per l'ex Saga Coffee, in Appennino resta pessimismo

Cento giorni di presidio di 222 lavoratori, di cui 177 donne. Giorno e notte, al freddo e con la neve. Una lotta disperata per non perdere il posto di lavoro. La vicenda della Saga Coffee di Gaggio Montano, nell'Appenino bolognese, ha tenuto tutti col fiato sospeso. Alla fine due imprenditori lombardi hanno salvato lo stabilimento, gran parte dei posti di lavoro e iniziato una produzione nuova. Ma cos'è rimasto di quei lunghi mesi su un territorio fragile come quello della montagna che lotta contro deindustrializzazione e spopolamento? Ha cercato di scoprirlo l'inchiesta sociale promossa da Comune e Città metropolitana di Bologna e realizzata, in collaborazione con Fiom e Fim, dalla Fondazione per l'Innovazione urbana che ha trasformato i risultati nella mostra multimediale, "C'è un faro in montagna" che sarà inaugurata a Gaggio Montano e resterà aperta fino al 28 gennaio. Nonostante il senso di comunità e riscossa suscitati dalla vertenza dell'ex Saga, a prevalere è un sentimento di sfiducia. Secondo il 55% del campione di circa 300 persone, il futuro della montagna è negativo, il 20,5% non sa cosa aspettarsi e per il 25,27% si deve ancora puntare sull'industria manifatturiera. Il 12,6% sente di essere stato abbandonato dalle istituzioni e il 9% si preoccupa per lo spopolamento. Ma, intanto, che cos'è diventata l'ex Saga Coffee? Nel servizio video lo spiega Primo Sacchetti, funzionario della Fiom che ha seguito tutta la vertenza e, dal diario del presidio, ha tratto il libro "La scalata dell'Everest in ciabatte".


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