8 SETTEMBRE 2025

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8 SETTEMBRE 2025 - 13:22


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BOLOGNA: Asili e materne in sciopero, corteo dalla Prefettura al Comune | VIDEO

Questa mattina a Bologna educatrici, maestre e collaboratrici delle scuole materne hanno lasciato le aule per protestare davanti a Palazzo D’Accursio: chiedono risposte su organici e strutture nei servizi educativi comunali.

Primo giorno di asilo comunale e già scatta la protesta. Oggi, lunedì 8 settembre, educatrici, maestre e collaboratrici dei servizi 0-6 hanno incrociato le braccia. Alla mobilitazione, indetta da Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl, è seguito un corteo partito dalla Prefettura e diretto in piazza Maggiore, davanti al Comune.

In piazza sono state portate le richieste del personale: più organici, strutture adeguate, manutenzione e risposte concrete sui problemi che da tempo gravano su nidi e materne comunali.

Gli educatori sono stati ricevuti dall’assessore alla scuola Daniele Ara: “Alcune richieste sono legittime, altre invece hanno bisogno di tempistiche più lunghe per essere attuate. L’obiettivo è ricostruire la fiducia e per farlo occorre che ognuno si prenda le proprie responsabilità”.

Intanto la prossima agitazione è già in calendario: lunedì 29 settembre toccherà al sindacato Sgb provare a bloccare nuovamente i servizi educativ




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BOLOGNA: Nord Stream, Kuznietsov interrompe lo sciopero della fame

Serhii Kuznetsov, l'ex militare ucraino di 49 anni accusato del sabotaggio ai gasdotti Nord Stream nel 2022, arrestato su mandato europeo emesso dalla Germania lo scorso agosto in provincia di Rimini, ha interrotto lo sciopero della fame iniziato il 31 ottobre per denunciare le condizioni di detenzione e la violazione dei suoi diritti fondamentali. Lo fa sapere il suo legale, avvocato Nicola Canestrini. Kuznetsov è in custodia cautelare in attesa che la Cassazione, dietro ricorso della difesa, si pronunci sulla decisione della Corte d'Appello di Bologna di consegnarlo alla Germania. Nei giorni scorsi il Commissario per i Diritti umani del Parlamento ucraino, Dmytro Lubinets, ha inviato una lettera al ministero della Giustizia italiano Carlo Nordio per chiedere garanzie adeguate per Kuznetsov. Nel corso della protesta ha perso circa 9 chili. La decisione di sospendere il digiuno è stata presa dopo che le autorità italiane hanno fornito assicurazioni circa il pieno rispetto dei suoi diritti, in particolare per quanto riguarda un'alimentazione adeguata alle sue necessità. "Diamo atto all'amministrazione penitenziaria di aver cercato di affrontare in modo costruttivo le criticità rappresentate. Ma l'attenzione deve rimanere alta: il rispetto dei diritti di tutti i detenuti è un dovere permanente dello Stato di diritto", ha detto Canestrini. In un messaggio scritto dal carcere, Kuznetsov ha ringraziato tutti coloro che lo hanno sostenuto e gli hanno dimostrato solidarietà e affetto in questi giorni difficili.