17 SETTEMBRE 2025

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17 SETTEMBRE 2025 - 11:03


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BOLOGNA: Fiom, "in aziende assemblee contro genocidio a Gaza"

In decine di aziende metalmeccaniche bolognesi, i rappresentanti sindacali aziendali della Fiom hanno organizzato assemblee "per discutere del genocidio in corso a Gaza e rompere la morsa dell'impotenza che in tanti proviamo ascoltando le drammatiche notizie che giungono quotidianamente dalla Palestina".

Nelle assemblee, spiega il sindacato, si discute e si vota un ordine del giorno che "dichiara la disponibilità delle lavoratrici e dei lavoratori a mobilitarsi per fare pressione su aziende e governi, affinché si fermino i massacri e le aggressioni che vanno avanti da oltre 700 giorni e che raggiungono ogni giorno una nuova soglia di intollerabile inumanità". L'odg è stato votato in Bonfiglioli Riduttori, Alberto Sassi, Ducati Energia, Carpigiani, Mec-Track Caterpillar, Tramec, Interpump, Montrade, AMA, C2C (Guide Museo Ducati Motor), Omac - Gruppo Marchesini, P. E. I., Sistem Pneumatica Si rivendica anche "un impegno concreto delle aziende, di Confindustria e delle istituzioni locali, affinché si mettano in campo tutte le iniziative necessarie a fermare il progetto genocida del governo israeliano e per sostenere le iniziative umanitarie volte a rompere l'assedio imposto dall'Idf e a distribuire aiuti umanitari, a partire dalla straordinaria e generosa operazione della Global Sumud Flotilla".

Per venerdì è in programma uno sciopero di quattro ore indetto dalla Cgil e una manifestazione




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BOLOGNA: Nord Stream, Kuznietsov interrompe lo sciopero della fame

Serhii Kuznetsov, l'ex militare ucraino di 49 anni accusato del sabotaggio ai gasdotti Nord Stream nel 2022, arrestato su mandato europeo emesso dalla Germania lo scorso agosto in provincia di Rimini, ha interrotto lo sciopero della fame iniziato il 31 ottobre per denunciare le condizioni di detenzione e la violazione dei suoi diritti fondamentali. Lo fa sapere il suo legale, avvocato Nicola Canestrini. Kuznetsov è in custodia cautelare in attesa che la Cassazione, dietro ricorso della difesa, si pronunci sulla decisione della Corte d'Appello di Bologna di consegnarlo alla Germania. Nei giorni scorsi il Commissario per i Diritti umani del Parlamento ucraino, Dmytro Lubinets, ha inviato una lettera al ministero della Giustizia italiano Carlo Nordio per chiedere garanzie adeguate per Kuznetsov. Nel corso della protesta ha perso circa 9 chili. La decisione di sospendere il digiuno è stata presa dopo che le autorità italiane hanno fornito assicurazioni circa il pieno rispetto dei suoi diritti, in particolare per quanto riguarda un'alimentazione adeguata alle sue necessità. "Diamo atto all'amministrazione penitenziaria di aver cercato di affrontare in modo costruttivo le criticità rappresentate. Ma l'attenzione deve rimanere alta: il rispetto dei diritti di tutti i detenuti è un dovere permanente dello Stato di diritto", ha detto Canestrini. In un messaggio scritto dal carcere, Kuznetsov ha ringraziato tutti coloro che lo hanno sostenuto e gli hanno dimostrato solidarietà e affetto in questi giorni difficili.