20 GIUGNO 2025

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20 GIUGNO 2025 - 11:02


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BOLOGNA: Metalmeccanici in sciopero entrano in tangenziale bloccandola, denunce

Un corteo, la deviazione dal percorso autorizzato, la trattativa e poi una sfilata in tangenziale. Accade a Bologna, dove questa mattina, a partire dalle 9, Fiom-Cgil, Fim-Cisl e Uilm avevano indetto una manifestazione, a cui hanno aderito i lavoratori del settore metalmeccanico provenienti da tutta la Regione Emilia-Romagna.

I manifestanti, circa 10 mila secondo la polizia, si erano radunati presso il Parco Nord, ma, anziché seguire il percorso cittadino concordato con la Questura, hanno deciso di andare in tangenziale dall’ingresso 7 in direzione San Lazzaro di Savena nonostante lo schieramento dei Reparti inquadrati della Polizia. I funzionari responsabili dell'ordine pubblico, per scongiurare il verificarsi di ulteriori situazioni di pericolo, hanno evitato respingimenti con l’uso della forza e hanno concordato con i manifestanti un percorso nuovo di 4 chilometri lungo l'arteria stradale, creando il blocco della circolazione stradale sul tratto della tangenziale interessato per circa 45 minuti.

"I dimostranti verranno denunciati penalmente, anche alla luce della recente normativa introdotta dal Decreto Sicurezza in materia di blocchi stradali", spiega in una nota la polizia bolognese.

La manifestazione è legata alle proteste a livello nazionale per chiedere il rinnovo del contratto nazionale a Federmeccanica. I sindacati hanno indetto otto ore di sciopero e hanno organizzato cortei in tutto il Paese per mobilitarsi contro lo stallo delle trattative, ferme da oltre un anno.

Alla manifestazione di Bologna è presente il segretario generale della Fim Cisl, Ferdinando Uliano. In corteo anche l'assessore allo Sviluppo economico della Regione Emilia-Romagna, Giovanni Paglia.

AGGIORNAMENTO DELLE 12.30

E' stato riaperto il tratto compreso tra lo svincolo 7 Bologna Centro e lo svincolo 8 Fiera della tangenziale di Bologna, precedentemente chiuso per l'ingresso in carreggiata della manifestazione dei metalmeccanici. E' stato riaperta anche l'uscita dell'A14 Bologna-Fiera. Si erano formate code, ora in diminuzione. Intanto il corteo si è diretto nuovamente verso Parco Nord, dove il segretario generale della Fim Cisl, Ferdinando Uliano, tiene il suo intervento conclusivo. Il corteo è entrato in tangenziale dall'entrata numero 7 di via Stalingrado, in direzione di San Lazzaro di Savana, e ha lasciato la via ad alta percorrenza in corrispondenza di via Michelino, per poi sfilare nelle vie della zona Fiera e raggiungere nuovamente il punto di partenza.

AGGIORNAMENTO DELLE 16

Non credo che si arriverà alle denunce. Se si arrivasse alle denunce sarebbe un errore e, se si dicesse che non è un errore ma un obbligo di legge, sarebbe la conferma definitiva che quella legge è profondamente sbagliata e liberticida". Lo ha detto l'assessore al Lavoro dell'Emilia-Romagna Giovanni Paglia, contattato dall'ANSA, sulla possibilità che i metalmeccanici che stamattina hanno manifestato in tangenziale a Bologna vengano denunciati in virtù del decreto Sicurezza.
    Paglia, che ha partecipato alla fase iniziale della manifestazione ma non è entrato in tangenziale, non commenta la decisione dei manifestanti di entrare nel nodo autostradale: "Non credo tocchi a me entrare nella modalità di lotta che i soggetti sociali scelgono". 




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EMILIA-ROMAGNA: Casa Artusi e Qualivita candidano la cucina italiana a patrimonio culturale immateriale Unesco

Attività e progetti comuni dedicati alla divulgazione culturale, all’educazione alimentare, alla formazione e alla promozione del territorio, in Italia e all’estero. Con un obiettivo chiaro: tutelare e valorizzare la cultura alimentare e i prodotti agroalimentari di qualità, ponendo particolare attenzione al patrimonio delle Indicazioni Geografiche (DOP, IGP, STG). Sono i principali contenuti dell’accordo siglato a Forlimpopoli, durante le Feste Artusiane 2025, tra la Fondazione Casa Artusi e la Fondazione Qualivita. Un’intesa che punta, attraverso iniziative condivise, a sostenere la candidatura della cucina italiana a patrimonio culturale immateriale dell’umanità Unesco – proposta di cui Casa Artusi è comunità promotrice – rafforzando così il legame tra cultura, territorio e qualità. A sottoscrivere il protocollo sono stati Laila Tentoni, presidente della Fondazione Casa Artusi, e Mauro Rosati, direttore della Fondazione Qualivita, alla presenza di Alberto Ventura dell’assessorato Agricoltura della Regione Emilia-Romagna. Proprio con la Regione, Casa Artusi ha già in essere un accordo per la promozione delle eccellenze agroalimentari locali, firmato lo scorso anno dall’assessore all’Agricoltura Alessio Mammi. Una collaborazione che rappresenta un passo importante nella costruzione di una rete tra le principali istituzioni culturali italiane impegnate a diffondere la cultura alimentare del nostro Paese. E un dialogo che unisce due opere simbolo: il ricettario artusiano, che ha raccontato come nessun altro la tavola italiana dopo l’Unità, e l’Atlante Qualivita, che fotografa e tutela l’identità produttiva nazionale oggi. “Quando istituzioni culturali di prestigio internazionale come Casa Artusi e Qualivita uniscono le forze, le possibilità di raggiungere risultati concreti crescono in modo esponenziale- ha sottolineato Mammi-. La Regione Emilia-Romagna sostiene con convinzione questo percorso, perché promuovere la cultura del cibo significa valorizzare la nostra storia, le tradizioni e l’economia locale. I nostri prodotti Dop e Igp sono un patrimonio straordinario, frutto del lavoro delle comunità e delle imprese agricole, che rappresentano un valore non solo economico, ma anche sociale e culturale”. “La condivisione del percorso di valorizzazione della straordinaria varietà di saperi e sapori che caratterizzano la nostra cultura gastronomica e che ne definiscono l’identità, come ben ha saputo rappresentare Artusi, è al centro dell’importante accordo con Qualivita- ha dichiarato Tentoni-. Ne sono particolarmente fiera anche proprio a sostegno del riconoscimento della cucina italiana quale patrimonio immateriale dell’umanità”. “La Fondazione Casa Artusi, in questi anni, ha rappresentato un esempio virtuoso – in Italia e nel mondo – di come il patrimonio culturale legato alla cucina possa diventare un valore attuale, grazie a un lavoro congiunto di ricerca scientifica e attività pratica- ha aggiunto Rosati -. Insieme, le nostre due Fondazioni possono offrire al sistema Italia un patrimonio integrato di competenze e risorse culturali che rappresentano, a 360 gradi, l’identità del Made in Italy enogastronomico”. L’accordo nasce anche dalla naturale complementarità tra le due istituzioni e dai rispettivi patrimoni: da un lato, La scienza in cucina e l’arte di mangiar bene di Pellegrino Artusi, pilastro della cultura gastronomica domestica italiana; dall’altro, l’Atlante Qualivita, che documenta, valorizza e tutela il sistema dei prodotti agroalimentari certificati, vero mosaico dell’eccellenza produttiva nazionale.