9 MAGGIO 2025

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9 MAGGIO 2025 - 11:48


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ROMAGNA: Alluvione, dopo due anni solo il 3,5% è stato rimborsato | VIDEO

La Legacoop Romagna ha tenuto un convegno a Bagnacavallo per fare il punto sullo stato dei lavori a due anni dall’emergenza alluvione. Si è parlato anche di rimborsi ai cittadini, che fino ad ora sono stati molti limitati.

I fondi ci sono, ma i rimborsi a cittadini e imprese sono stati finora erogati col contagocce. Lo confermano i dati illustrati da Legacoop, che ha fatto il punto della situazione a due anni dall’alluvione del 2023. I dati aggiornati sono stati presentati in occasione di un convegno organizzato a Bagnacavallo, uno dei territori più colpiti dagli allagamenti, non solo nel 2023 ma anche durante l’autunno scorso.

Gli indennizzi stentano ad arrivare: “Stiamo parlando, rispetto agli aventi diritto che sono 86 mila, del 3,5% dei rimborsi effettivamente erogati – spiega Mirco Bagnari di Legacoop – L'ammontare complessivo concesso è di 134 milioni di euro, pari al 3,8% del totale previsto.”

Il problema principale è la burocrazia. Lo denunciano anche i periti, che incontrano grosse difficoltà nel compilare le domande attraverso la piattaforma Sfinge: “Questo percorso va semplificato radicalmente. È una ferita aperta per i cittadini – sottolinea Paolo Lucchi, presidente di Legacoop Romagna – Siamo sommersi da cittadini che non riescono nemmeno a tentare di accedere alle risorse a cui avrebbero diritto. E questo significa avere tante persone in difficoltà economica, che non ottengono risposte concrete.”

Sul tema è intervenuto anche il vicecommissario per l’alluvione, Gianluca Loffredo, che ha evocato l’ormai famigerato “cambio di passo”, reso possibile anche dal nuovo decreto appena varato dal governo: “L'obiettivo è duplice: già all’interno del decreto-legge appena pubblicato è presente un riferimento importante alla semplificazione. Inoltre, stiamo modificando le ordinanze n. 11 e n. 14, relative rispettivamente a famiglie e imprese, proprio per semplificare l’iter procedurale, anche introducendo una soglia al di sotto della quale le procedure saranno ancora più rapide.”




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CERVIA: Le saline tornano a vendere il sale a due anni dall'alluvione | VIDEO

A due anni dall’alluvione torna in vendita il sale di Cervia. Le saline sono finalmente tornate alla produzione dopo i gravi danni causati dagli allagamenti del maggio 2023. Quello che vedete è il nuovo sale di Cervia, finalmente tornato in produzione dopo il disastro dell’alluvione del 2023. Ci sono voluti due anni al Consorzio delle Saline per rimettersi in piedi, grazie ai fondi messi a disposizione dalla struttura commissariale — 34 milioni di euro — e anche grazie alle numerose donazioni raccolte tramite la campagna di crowdfunding. Nel maggio 2023, l’acqua aveva invaso tutto: “Pensate che le nostre macchine, soprattutto quelle per la raccolta, sono progettate per lavorare con il sale e l'acqua sotto — spiega Giuseppe Pomicetti, presidente del Parco della Salina — qui, invece, si sono ritrovate con l’acqua nella parte superiore, quindi si sono tutte danneggiate.” La produzione del 2024 è di 28mila quintali, ancora molto inferiore rispetto ai livelli precedenti all’alluvione. Per questo motivo, al momento non è possibile acquistare più di 3 kg di sale a testa, e solo nei punti vendita del Consorzio. Ma il peggio sembra ormai alle spalle: “È davvero un grandissimo risultato, e vi assicuro che è una soddisfazione immensa. Per ora, il sale è disponibile solo nei nostri tre punti vendita, ma speriamo di poterlo distribuire nei soliti negozi entro la fine di giugno"