29 APRILE 2025

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29 APRILE 2025 - 09:23


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BOLOGNA: Buon cibo e inclusività, una guida ai ristoranti cooperativi | VIDEO

Una guida ai ristoranti cooperativi d’Italia e dell’Emilia-Romagna, prima regione per numero di realtà che uniscono buon cibo e inclusività: a promuoverla Confcooperative e Fondosviluppo, insieme all’editore Pecora Nera, che con questa iniziativa ha raccolto le esperienze di 109 attività di tutto il Paese; un terzo si trovano nella nostre regione, 11 nel territorio bolognese. Siamo andati a visitarne una, La Tiz, gestita dalla cooperativa sociale IT2

Barbara, Marcello e Loredana sono tre sono lavoratori del laboratorio occupazionale Verbena a La Tiz, osteria sociale immersa nel verde di Villa Pini, a Bologna, nata qualche anno fa grazie alla cooperativa IT2, che dal 1998 si occupa di sostenere l’inserimento lavorativo dei più fragili. Persone con disabilità ma non solo. Tra cucina, sala e pulizie, i dipendenti sono poco meno di una ventina. Valore aggiunto, assicura la vicepresidente, Claudia Parisini, “non lasciare indietro nessuno”. “Il punto centrale sono le persone e l’idea che il lavoro sia uno strumento di partecipazione e di riscatto – continua -. Qui ci mettiamo in gioco con i nostri due settori, cioè ristorazione e pulizie”. In Emilia-Romagna sono tante le realtà come questa, più che in altre regioni. Su 109 ristoranti cooperativi inseriti nella prima guida realizzata dall’editore Pecora Nera e promossa da Confcooperative e Fondosviluppo, 31 si trovano nel nostro territorio regionale, 11 solo in quello bolognese. Realtà gestite da cooperative sociali, di lavoro o di comunità, che uniscono due tipicità da Rimini a Piacenza: il buon cibo e l’inclusività. Davide Drei di Confcooperative conclude: “Sono luoghi soprattutto di crescita per tante figure svantaggiate, un trampolino anche verso nuove autonomie e reinserimento sociale”.




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CERVIA: Le saline tornano a vendere il sale a due anni dall'alluvione | VIDEO

A due anni dall’alluvione torna in vendita il sale di Cervia. Le saline sono finalmente tornate alla produzione dopo i gravi danni causati dagli allagamenti del maggio 2023. Quello che vedete è il nuovo sale di Cervia, finalmente tornato in produzione dopo il disastro dell’alluvione del 2023. Ci sono voluti due anni al Consorzio delle Saline per rimettersi in piedi, grazie ai fondi messi a disposizione dalla struttura commissariale — 34 milioni di euro — e anche grazie alle numerose donazioni raccolte tramite la campagna di crowdfunding. Nel maggio 2023, l’acqua aveva invaso tutto: “Pensate che le nostre macchine, soprattutto quelle per la raccolta, sono progettate per lavorare con il sale e l'acqua sotto — spiega Giuseppe Pomicetti, presidente del Parco della Salina — qui, invece, si sono ritrovate con l’acqua nella parte superiore, quindi si sono tutte danneggiate.” La produzione del 2024 è di 28mila quintali, ancora molto inferiore rispetto ai livelli precedenti all’alluvione. Per questo motivo, al momento non è possibile acquistare più di 3 kg di sale a testa, e solo nei punti vendita del Consorzio. Ma il peggio sembra ormai alle spalle: “È davvero un grandissimo risultato, e vi assicuro che è una soddisfazione immensa. Per ora, il sale è disponibile solo nei nostri tre punti vendita, ma speriamo di poterlo distribuire nei soliti negozi entro la fine di giugno"