22 APRILE 2025

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22 APRILE 2025 - 09:36


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CESENA: “Quella volta che suonai davanti a Papa”, il ricordo di Franco Severi | FOTO

“Lo spettacolo viaggiante e popolare è la forma più antica di intrattenimento; è alla portata di tutti e rivolto a tutti, piccoli e grandi, in particolare alle famiglie; diffonde la cultura dell’incontro e la socialità nel divertimento”. Sono le parole che papa Francesco il 16 giugno 2016 rivolse ai partecipanti al Giubileo dello Spettacolo viaggiante incontrati, per l’occasione, nella sala Nervi, in Vaticano. Tra i 5 mila invitati, c’era anche Franco Severi, presidente dell’Associazione musica meccanica italiana e gestore del Museo Musicalia a Villa Silvia che ricorda con grande affetto quella giornata fatta di arte, creatività e, naturalmente, spettacolo. “La morte del Santo Padre – commenta Severi – mi ha riportato alla mente un ricordo speciale. Nella Sala Nervi nel corso del Giubileo dello Spettacolo di Strada del 2016 ho avuto l’onore di incontrarlo e di suonare per lui. In quell’occasione mi esibii mostrando alla nutrita platea un organetto di Villa Silvia Carducci che riproduce la nota sinfonia di ‘O Sole Mio’. Il Papa ne fu particolarmente entusiasta e mi volle donare un rosario che conservo gelosamente”. Quel giorno inoltre rappresentanti della Fondazione Franco Severi Onlus e dell’AMMI (Associazione Italiana di Musica Meccanica) misero in scena una tipica situazione dei musici di strada dell’Ottocento. Tra un’esibizione e l’altra il Papa invitò l’assemblea ‘ad avere cura della vostra fede’. “Trasmettete ai vostri figli – si raccomandò – l’amore per Dio e per il prossimo: il cammino della bellezza. E raccomando alle Chiese particolari e alle parrocchie di essere attente alle necessità vostre e di tutta la gente in mobilità. Possiate sempre svolgere il vostro lavoro con amore e con cura, fiduciosi che Dio vi accompagna con la sua provvidenza, generosi nelle opere di carità, disponibili ad offrire le risorse e il genio delle vostre arti e delle vostre professioni. E voi non potere immaginare il bene che fate: un bene che si semina. Quando suonavano quella bella musica del film “La strada”, io ho pensato a quella ragazza che, con la sua umiltà, il suo lavoro itinerante del bello, è riuscita ad ammorbidire il cuore duro di un uomo che aveva dimenticato come si piange. E lei non lo ha saputo, ma ha seminato! Voi seminate questo seme: semi che fanno tanto bene a tanta gente che voi, forse, mai conoscerete… Ma siate sicuri: voi fate queste cose”.




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BOLOGNA: Sindacati, “rinnovo del contratto per i lavoratori della sanità privata” | VIDEO

In occasione dello sciopero nazionale, le categorie della sanità di Cgil, Cisl e Uil hanno manifestato davanti la regione Emilia Romagna a Bologna: al centro il rinnovo contrattuale per gli operatori del settore. Sindacati in protesta davanti la sede della regione Emilia Romagna in occasione della giornata di sciopero nazionale delle lavoratrici e dei lavoratori della sanità privata e delle rsa. Dopo il fallimento del tentativo di conciliazione, le associazioni datoriali private AIOP e ARIS non hanno fatto alcun passo in avanti nelle trattative per il rinnovo contrattuale alla garanzia di una copertura integrale dei costi da parte di Ministero e Regioni. Un silenzio assordante e una posizione inaccettabile, secondo i sindacati, che auspicano un aiuto dalla regione, per quei 10 mila professionisti del settore senza contratto da 6 e 13 anni. I sindacati: "“Il lavoro svolto nelle strutture sanitarie private accreditate è a tutti gli effetti un serviziopubblico che integra il Servizio Sanitario Nazionale, come sancito dall’articolo 32 della Costituzione. Per questo chiediamo regole chiare e vincolanti per l’accreditamento: chi riceve fondi pubblici deve garantire salari dignitosi, il rispetto dei diritti e dotazioni organiche adeguate, esattamente come avviene nella sanità pubblica. Per questo chiederemo alla Regione Emilia Romagna di fare la sua parte per inserire il criterio dell' obbligo di rinnovo del contratto per mantenere gli accreditamenti , chiedendo il vincolo attraverso la Conferenza delle Regioni, congiuntamente al Ministero della Salute per fermare quella che è una corsa al ribasso dei costi che le aziende esercitano sulla pelle viva delle lavoratrici e deilavoratori. Non permetteremo che il diritto al contratto resti ostaggio di logiche economiche che scaricano il rischio d’impresa sui lavoratori e sulla collettività”, proseguono Bonaccini, Uccellatori, Palmarini.