BOLOGNA: 8 marzo, inaugurata la mostra sulle donne che hanno fatto la storia | VIDEO
Si intitola “Figlie dell’infinito” la mostra inaugurata a Bologna in occasione della festa della donna. Siamo andati a visitarla.
Henrietta Leavitt che ha inventato la misurazione delle distanze fra i corpi celesti; Maria Gimbutas che ha offerto una lettura alternativa delle antiche culture matriarcali e Grete Hermann, scienziata e filosofa che ha ridefinito il concetto di causalità nella meccanica quantistica. Sono alcune delle storie di “donne che hanno fatto la storia” raccontate in “Figlie dell’infinito”, la mostra personale di Ilaria Margutti inaugurata a Bologna, in occasione della Giornata internazionale della Donna. Una riflessione sulla conoscenza intesa come rete, sulla materia come intreccio di relazioni e sul ruolo del pensiero femminile nella costruzione di nuovi paradigmi. La mostra mette in luce come, in ambiti diversi, il contributo delle donne abbia introdotto un modello di sapere basato sulla relazione, sulla ciclicità e sull’interdipendenza, offrendo un’alternativa alle strutture lineari e gerarchiche della tradizione dominante. A fare da conduttore è proprio il filo. Il ricamo a mano è infatti un elemento centrale nelle opere dell’artista.
“Abbiamo deciso di restituire una voce alle donne che hanno contribuito alla comprensione del cosmo e alla riscoperta del femminile nella storia: l’obiettivo è sollecitare una riflessione sul ruolo delle donne nella costruzione della conoscenza e nella visione del mondo”, spiega Ilaria Margutti che ricorda come “ho studiato e raccontato donne che hanno saputo trasmettere agli altri l’amore per il futuro, le loro vite hanno avuto un grande impatto nella comunità”.
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