RAVENNA: Collasso Berkan-B, riparte il processo a Daniele Rossi | VIDEO
Il presidente dell’autorità portuale Daniele Rossi andrà a processo per inquinamento ambientale sul caso dell’affondamento della nave Berkan-B, rimasta in porto per anni senza che nessuno intervenisse.
Un anno e quattro mesi di reclusione, oltre a 50mila euro di multa: questa è la richiesta della Procura di Ravenna nei confronti di Daniele Rossi, presidente uscente dell’Autorità Portuale, nell’ambito dell’inchiesta sul caso della nave Berkan-B, collassata in porto nel 2019 dopo essere rimasta abbandonata ai lati della banchina per 10 anni. L’accusa è quella di inquinamento ambientale.
Si tratta, in realtà, di una replica del processo. Rossi era già stato condannato nel 2022, ma in quel caso il giudice aveva derubricato il reato a una semplice contravvenzione, con una multa di 8mila euro. Tuttavia, la Corte di Cassazione ha annullato la sentenza, disponendo un nuovo processo.
Al centro della questione vi è il livello di inquinamento causato dal collasso della nave cargo: 619 metri cubi di sostanza oleosa e altri 60 di olio pesante ad alta concentrazione di idrocarburi che, secondo i tecnici, hanno modificato significativamente lo stato dei luoghi. Non solo: i liquidi sprigionati hanno provocato un’elevata moria di gabbiani, il cui tasso di mortalità è salito al 7%.
Il relitto aveva iniziato ad affondare già nel 2017. Nello stesso anno, l’Autorità Portuale rilasciò le licenze per la demolizione, ma, a causa di quello che la Procura definisce un rimpallo di competenze, non si riuscì a effettuare il recupero, fino al collasso totale due anni dopo.
Uno scaricabarile di cui ora è accusato Rossi, che avrà la possibilità di difendersi nel processo previsto per la prossima primavera.
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