26 MARZO 2025

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26 MARZO 2025 - 14:38


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BOLOGNA: Hera, quasi 13 miliardi ricavi 2024 e utile a quota 494,5 milioni

Si è chiuso con ricavi pari a 12,88 miliardi, in calo del 15,9% rispetto ai 15,33 miliardi dell'anno precedente, l'esercizio 2024 di Hera il cui margine operativo lordo si è attestato a 1,58 miliardi, in aumento del 6,2% rispetto agli 1,49 miliardi del 2023 mentre l'utile netto di pertinenza degli azionisti è risultato pari a 494,5 milioni in crescita del 31,8% rispetto ai 375,2 milioni dell'anno precedente. In considerazione dei conti archiviati il cda della multiutility emiliano-romagnola ha proposto la distribuzione di un dividendo di 15 centesimi di euro per azione, in aumento del 7,1% rispetto all'ultimo dividendo pagato. Nel 2014, ancora, gli investimenti operativi del gruppo hanno raggiunto quotai 860,3 milioni in aumento del 5,5% rispetto ai 815,8 milioni del 2023. mentre 'indebitamento finanziario netto si è attestato a 3,96 milioni contro i 3,82 miliardi riportati al 31 dicembre 2023. Il rendimento sul capitale proprio, il cosiddetto Roe, è risultato pari al 12,2% rispetto al 10,4% dell'anno precedente e il rendimento sul capitale investito, il cosiddetto Roi si è attestato al 10,4%, rispetto al 9,8% del 2023. Sono stati oltre 2,1, infine, i miliardi distribuiti a fornitori, dipendenti, pubbliche amministrazioni dei territori serviti.




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BOLOGNA: Amianto, la “strage dimenticata” dei lavoratori delle ex Ogr

Sono oltre 350 le vittime dell’amianto a Bologna fra i lavoratori delle ex Officine Grandi Riparazioni di via Casarini, dove operai, istituzioni e l’associazione regionale AFeVA si sono ritrovati in occasione della Giornata internazionale per la sicurezza sul lavoro. “Da Fs ancora nessuna risposta sulla bonifica dell’area, non è più accettabile” ha sottolineato durante la cerimonia l’assessore comunale all’urbanistica, Raffaele Laudani Giornata internazionale per la sicurezza sul lavoro celebrata a Bologna con una manifestazione davanti ai cancelli delle ex Officine Grandi Riparazioni di via Casarini, dove a causa dell’amianto, ampiamente utilizzato per decenni, sono ad oggi già scomparse oltre 350 persone occupate in quegli spazi da Ferrovie dello Stato. Una strage per molti dimenticata, il cui elenco di vittime è destinato tristemente a salire. “Qui di vecchiaia non è mai morto nessuno” ricorda dolorosamente Salvatore Fais, ex lavoratore delle officine di via Casarini e custode della sua memoria. Da tempo si parla di bonifica dell’area, che spetta proprio a Fs, e di un nuovo museo dedicato alle ex Ogr bolognesi, progetto che rientra in quello più ampio di rigenerazione dell’ex Scalo Ravone, ma ancora senza novità. “Insieme al sindaco abbiamo chiesto a Ferrovie di dare risposte certe ma ancora oggi non sappiamo a che punto è lo stato di caratterizzazione e quindi non abbiamo ancora certezze sui tempi -spiega l’assessore all’urbanistica Laudani – questa cosa non è più accettabile”. Milco Cassani, presidente regionale dell’Associazione Familiari e Vittime Amianto infine ricorda: “La legge del 1992 ha messo al centro la fermezza della messa al bando di questo materiale ma non ha dato soluzione alle milioni di tonnellate che ancora restano tra di noi”.