17 MARZO 2025

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17 MARZO 2025 - 09:35


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CESENA: Grande festa per il nuovo Vescovo | VIDEO

Con il benvenuto del sindaco Enzo Lattuca e di tutte le autorità in piazza del popolo a Cesena si è aperta la giornata di festa per l’ingresso del nuovo Vescovo di Cesena-Sarsina Mons. Antonio Giuseppe Caiazzo.

Un siparietto divertente con la consegna di due doni, una bicicletta e una poesia che l’arcivescovo ha particolarmente gradito, poi il primo saluto che anticipa una giornata ricca di parole e di gioia.

“Cammineremo insieme per sottolineare l’importanza di procedere uniti mostrando un volto rinnovato delle istituzioni civili militari e della chiesa per servire con gioia la nostra terra.” nel suo intervento in piazza è chiaro e diretto il Vescovo che sorride e si presta a saluti e foto, poi la processione fra una folla di gente fino al Duomo dove nella concelebrazione incontra tutta la comunità.

L’Arcivescovo Antonio Giuseppe Caiazzo proviene dall’Arcidiocesi di Matera-Irsina ed è nato a Isola di Capo Rizzuto, in Calabria, il 4 aprile 1956.

In piazza prima e in Duomo poi ci sono veramente tutti: i sacerdoti, i fedeli, gli amici della Basilicata e della Calabria e non può non iniziare la sua omelia ricordando il suo inizio e il suo percorso, proprio come fece Abramo, ricorda don Pino.

Dopo i tanti ringraziamenti il messaggio diretto dell’omelia ribadisce il camminare insieme con la consapevolezza della necessità di sostenere fatiche e miserie, ma illuminati dalla speranza. Servo di tutti e disponibile a tutti con l’obiettivo di incontrare tutta la comunità il Vescovo invia infine un pensiero ai giovani, che ha incontrato anche la sera prima all’Abbazia del Monte dove erano quasi in mille ed ha intonato “Romagna mia”. “Voglio attingere alla vostra forza e vivere con voi come viandante di speranza. Io ci sono” - aggiunge anche agli umili e agli ammalati.

È un vescovo pieno di iniziativa e che avrà sicuramente la forza di “pedalare” assieme alla comunità.




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BOLOGNA: Amianto, la “strage dimenticata” dei lavoratori delle ex Ogr

Sono oltre 350 le vittime dell’amianto a Bologna fra i lavoratori delle ex Officine Grandi Riparazioni di via Casarini, dove operai, istituzioni e l’associazione regionale AFeVA si sono ritrovati in occasione della Giornata internazionale per la sicurezza sul lavoro. “Da Fs ancora nessuna risposta sulla bonifica dell’area, non è più accettabile” ha sottolineato durante la cerimonia l’assessore comunale all’urbanistica, Raffaele Laudani Giornata internazionale per la sicurezza sul lavoro celebrata a Bologna con una manifestazione davanti ai cancelli delle ex Officine Grandi Riparazioni di via Casarini, dove a causa dell’amianto, ampiamente utilizzato per decenni, sono ad oggi già scomparse oltre 350 persone occupate in quegli spazi da Ferrovie dello Stato. Una strage per molti dimenticata, il cui elenco di vittime è destinato tristemente a salire. “Qui di vecchiaia non è mai morto nessuno” ricorda dolorosamente Salvatore Fais, ex lavoratore delle officine di via Casarini e custode della sua memoria. Da tempo si parla di bonifica dell’area, che spetta proprio a Fs, e di un nuovo museo dedicato alle ex Ogr bolognesi, progetto che rientra in quello più ampio di rigenerazione dell’ex Scalo Ravone, ma ancora senza novità. “Insieme al sindaco abbiamo chiesto a Ferrovie di dare risposte certe ma ancora oggi non sappiamo a che punto è lo stato di caratterizzazione e quindi non abbiamo ancora certezze sui tempi -spiega l’assessore all’urbanistica Laudani – questa cosa non è più accettabile”. Milco Cassani, presidente regionale dell’Associazione Familiari e Vittime Amianto infine ricorda: “La legge del 1992 ha messo al centro la fermezza della messa al bando di questo materiale ma non ha dato soluzione alle milioni di tonnellate che ancora restano tra di noi”.