15 MARZO 2025

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15 MARZO 2025 - 10:12


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EMILIA- ROMAGNA: Maltempo, resta l'allerta rossa

Nella notte tutti i fiumi dell'Emilia-Romagna sono ritornati sotto la soglia rossa, compreso il Lamone che ieri pomeriggio aveva destato preoccupazione a Faenza. I colmi di piena sono transitati anche nelle zone più a valle e attualmente i livelli sono in netto calo. L'allerta rimane rossa anche oggi per un'ampia zona della regione, con scuole e centri di aggregazione chiusi nel Ravennate. Non si temono nuove piene, ma gli argini verranno comunque monitorati, così come le zone montane e collinari a rischio frane. A Bologna i disagi sono stati limitati, nonostante i terreni già saturi. Il Lamone ha registrato valori senza precedenti a Marradi (Toscana), allagando poi alcune abitazioni a Brisighella dove circa 40 famiglie sono state evacuate. A Faenza il livello è rimasto sotto la soglia rossa.  Evacuazioni preventive sono state disposte anche lungo il Senio e il Santerno. A Traversara di Bagnacavallo, i lavori effettuati dopo la rottura del settembre 2024 hanno funzionato, permettendo il normale deflusso dell'acqua. Il Comune aveva comunque ordinato l'evacuazione fino a 300 metri dal Lamone nelle frazioni di Boncellino, Traversara, Villanova e Glorie. Persone sono state fatte uscire dalle case o è stato raccomandato di salire ai piani alti anche lungo il Senio (a Castel Bolognese) e il Santerno. A Imola si è verificato uno smottamento a Pieve Sant'Andrea, mentre a Forlì il Montone ha raggiunto il picco di 6,72 metri alle 21 di venerdì, restando appena sotto la soglia rossa a Ponte Braldo. Come avvenuto in occasione dei precedenti eventi meteo estremi, i giorni successivi rischiano di essere più critici per le zone montane e collinari, dove possono esserci frane e smottamenti.

 




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BOLOGNA: Amianto, la “strage dimenticata” dei lavoratori delle ex Ogr

Sono oltre 350 le vittime dell’amianto a Bologna fra i lavoratori delle ex Officine Grandi Riparazioni di via Casarini, dove operai, istituzioni e l’associazione regionale AFeVA si sono ritrovati in occasione della Giornata internazionale per la sicurezza sul lavoro. “Da Fs ancora nessuna risposta sulla bonifica dell’area, non è più accettabile” ha sottolineato durante la cerimonia l’assessore comunale all’urbanistica, Raffaele Laudani Giornata internazionale per la sicurezza sul lavoro celebrata a Bologna con una manifestazione davanti ai cancelli delle ex Officine Grandi Riparazioni di via Casarini, dove a causa dell’amianto, ampiamente utilizzato per decenni, sono ad oggi già scomparse oltre 350 persone occupate in quegli spazi da Ferrovie dello Stato. Una strage per molti dimenticata, il cui elenco di vittime è destinato tristemente a salire. “Qui di vecchiaia non è mai morto nessuno” ricorda dolorosamente Salvatore Fais, ex lavoratore delle officine di via Casarini e custode della sua memoria. Da tempo si parla di bonifica dell’area, che spetta proprio a Fs, e di un nuovo museo dedicato alle ex Ogr bolognesi, progetto che rientra in quello più ampio di rigenerazione dell’ex Scalo Ravone, ma ancora senza novità. “Insieme al sindaco abbiamo chiesto a Ferrovie di dare risposte certe ma ancora oggi non sappiamo a che punto è lo stato di caratterizzazione e quindi non abbiamo ancora certezze sui tempi -spiega l’assessore all’urbanistica Laudani – questa cosa non è più accettabile”. Milco Cassani, presidente regionale dell’Associazione Familiari e Vittime Amianto infine ricorda: “La legge del 1992 ha messo al centro la fermezza della messa al bando di questo materiale ma non ha dato soluzione alle milioni di tonnellate che ancora restano tra di noi”.