13 MARZO 2025

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13 MARZO 2025 - 17:52


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RAVENNA: Mecnavi, la città ricorda i 13 morti nell'incendio della nave gasiera | FOTO

Il Comune di Ravenna ha commemorato con due iniziative il 38/o anniversario della tragedia della Mecnavi, per ricordare l'incidente sul lavoro che il 13 marzo 1987 costò la vita a 13 operai della città romagnola e di Bertinoro (Forlì-Cesena) tra i 18 e i 60 anni, addetti alla rimozione dei residui di carburante, durante le operazioni di manutenzione straordinaria della nave gasiera Elisabetta Montanari. Nello scalone del municipio è stata deposta una corona alla lapide che ricorda i caduti di una delle tragedie più gravi avvenute in Italia, con gli interventi di Fabio Sbaraglia, sindaco facente funzioni, e di Francesco Marinelli, segretario generale Cisl Romagna, a nome di Cgil, Cisl e Uil. Poi al teatro Rasi è stato portato in scena lo spettacolo teatrale "In fondo ad una nave" di e con Pierpaolo Zoffoli, accompagnato da Luca Caroli alla chitarra, al quale sono stati invitati studenti e studentesse delle scuole superiori. "A Ravenna - scrive Sbaraglia su Facebook - il 13 marzo non è una data come le altre. È una data entrata con grande dolore nella storia di questo territorio. Una ferita che a distanza di 38 anni ancora sanguina in una terra, come la nostra, che ha fatto del lavoro e della dignità del lavoro uno dei tratti distintivi della propria cultura e della propria identità. La giornata di oggi deve restare un monito affinché la sicurezza dei lavoratori e delle lavoratrici venga posta sempre al primo posto". La nave, ferma per lavori al cantiere Mecnavi, si trasformò in una trappola: un incendio divampato nella stiva colse di sorpresa gli operai che stavano lavorando in cunicoli alti appena 90 centimetri, nei quali si potevano muovere solo strisciando. I componenti della squadra morirono per asfissia. "Non si può stare dieci ore in quei cunicoli dove possono camminare i topi, gli uomini non possono essere ridotti a topi", disse in una dura omelia l'arcivescovo Ersilio Tonini, celebrando i funerali in Duomo.




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BOLOGNA: Recuperati 87 documenti storici, i carabinieri li restituiscono all'Archivio di Stato

Questa mattina, nella sala Cencetti del Complesso Monumentale dell’ex Convento dei Monaci Celestini, il Comandante del Nucleo Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale (TPC) ha riconsegnato alla Direttrice dell’Archivio di Stato di Bologna 87 documenti storici di grande valore, datati tra il 1745 e il 1770. Le carte, appartenenti alla serie Diversorum del Fondo dell’Assunteria della Camera del Senato Cittadino, riguardano la costruzione del Teatro Comunale di Bologna, progettato dall’architetto Antonio Galli Bibiena e completato nel 1761 dopo l'incendio del teatro Malvezzi. Il recupero è stato possibile grazie a un'indagine avviata dopo la segnalazione della Soprintendenza Archivistica di Bologna, che aveva individuato i documenti in vendita su una piattaforma di e-commerce da parte di una libreria antiquaria locale. Le indagini, condotte con il supporto tecnico della Soprintendenza Archivistica e Bibliografica dell’Emilia-Romagna e dell’Archivio di Stato di Bologna, hanno permesso di ricondurre i documenti alla loro originaria collocazione. Tra i documenti sequestrati figurano minute di corrispondenze relative ai pagamenti delle maestranze, alle concessioni edilizie e alla gestione dei palchi. Il valore storico e culturale di queste carte è elevatissimo, trattandosi di testimonianze uniche sulla costruzione di uno dei teatri più prestigiosi d’Italia. Le indagini hanno portato alla denuncia di un commerciante locale per ricettazione di beni culturali. La Procura della Repubblica presso il Tribunale di Bologna ha disposto la restituzione dei documenti all’Archivio di Stato, che ora potrà valorizzarli attraverso specifici progetti espositivi e di studio.